Il Nazionale

Cronaca | 05 aprile 2023, 12:06

L'acqua sempre nell'occhio del ciclone: il Sindaco di Ceriana chiede a Rivieracqua di razionarla per irrigare i campi

Un problema ormai annoso che si era già registrato lo scorso anno in tutta la provincia, quando in barba alle disposizioni dei sindaci, molti innaffiavano campi e giardini con il prezioso liquido dell'acquedotto

L'acqua sempre nell'occhio del ciclone: il Sindaco di Ceriana chiede a Rivieracqua di razionarla per irrigare i campi

Continua il periodo di siccità nella nostra zona e, nonostante nei giorni scorsi qualche precipitazione si sia vista nel basso Piemonte, il futuro dell’acqua per la provincia di Imperia (e non solo) non si presenta nel migliore dei modi.

La preoccupazione monta, qualche amministrazione in regione pensa ai dissalatori e intanto la bella stagione si avvicina con gravi rischia per i nostri rubinetti, che rischiano di restare a secco. Da tempo si parla dei lavori che vengono eseguiti sulle tubazioni del Roya e del ‘Bis’, ma se le falde si continuano ad abbassare, ci si chiede quale acqua passerà nelle nuove installazioni.

Un altro dei problemi risiede ovviamente nell’utilizzo dell’acqua proveniente dal sistema idrico per uso irriguo. In proposito il Sindaco di Ceriana, considerate le problematiche idriche che affliggono il suo Comune e tutta la Regione, ha evidenziato come la sua Amministrazione abbia, da mesi, programmato una serie di interventi sul territorio che hanno come scopo la ricerca di nuove sorgenti per l’approvvigionamento d'acqua.

Nel maggio dello scorso anno il Sindaco aveva emanato un’ordinanza di divieto per utilizzare l’acqua potabile per uso diverso da quello alimentare, igienico e sanitario. Ora, lo stesso Sindaco del piccolo centro della Valle Armea, Maurizio Caviglia, visto il protrarsi del periodo di siccità e il continuo riproporsi di problemi relativi ai disservizi nell’erogazione dell’acqua potabile, esclusivamente nei giorni lavorativi dal lunedì al venerdì, chiede a Rivieracqua di far rispettare l’articolo 2 del contratto.

In una ordinanza, infatti, chiede al gestore dell’acquedotto comunale (ovvero Rivieracqua) di individuare la causa del disservizio: “La fornitura dell’acqua potabile – dice Caviglia - deve essere rivolta al soddisfacimento delle necessità di consumo umano e che l’utilizzazione per usi diversi venga eventualmente razionata o sospesa così come previsto dal regolamento del servizio idrico”.

Oggi quello che conta è fornire l’acqua nelle abitazioni per far fronte al problema di approvvigionamento delle risorse, impedendo gli sprechi e cercando di assicurare per usi potabili e domestici: “L’acqua è un bene prezioso e limitato – termina Caviglia - e deve, prima di tutto, soddisfare i fabbisogni per gli usi alimentari ed igienico-sanitari”.

Carlo Alessi

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