Il Nazionale

Cronaca | 22 marzo 2023, 07:11

Emergenza acqua: dopo l'inquinamento si pensa all'estate, lavori alle tubazioni ma quale acqua passerà?

La siccità invernale consegna un quadro difficilissimo. Si lavora al 'Masterplan' e al raddoppio del Roya ma le riserve sono scarse.

Emergenza acqua: dopo l'inquinamento si pensa all'estate, lavori alle tubazioni ma quale acqua passerà?

Acqua, passata la paura? Sicuramente si per quanto concerne l’inquinamento che, per oltre una settimana ha tenuto con il fiato sospeso migliaia di residenti tra Taggia e Sanremo, dopo la scoperta del Tricloropropano dai rubinetti di molte case ed esercizi. Ma ora, una volta bypassati i quattro pozzi incriminati, tutta la zona ‘pesca’ l’acqua dal Roya, in un momento di gravissima siccità.

Al momento grossi problemi non se ne registrano, tranne quello che centinaia di vasche di accumulo dell’immediato entroterra sanremese e tabiese sono state letteralmente ‘inondante’ di terra e fango, dovuto allo ‘spostamento’ delle condotte dal Roya. Vasche che dovranno essere ripulite, ovviamente ad opera dei proprietari, spesso anche alle prese con riduzioni di pressione e, a volte, anche totale assenza dell’acqua.

Ma la questione non è tanto quella attuale, quanto quella futura. Di pioggia in questo inverno appena terminato se ne è vista poca e anche le nevicate sulle montagne non sono state molte. L’acqua che scenderà a valle, quindi, sarà scarsa nelle prossime settimane e bisogna pensare seriamente a quanto accadrà quest’estate. La scorsa è stata superata in extremis, raschiando il ‘fondo del barile’ nel vero senso della parola, visto che i pozzi del Roya sono stati veramente raschiati, per poter immettere acqua nelle tubazioni che servono tutta la provincia, tranne alcune zone.

La preoccupazione è altissima e le soluzioni non sono certo dietro l’angolo, e meno che la primavera non ci riservi importanti precipitazioni. Nella zona imperiese e dianese (oltre al collegamento con Andora) sono partite le gare d’appalto per la conclusione del cosiddetto ‘Masterplan’, che vedrà una spesa totale di oltre 27 milioni di cui 6 dalla Regione. Previsti anche i raddoppi nella zona di Sanremo ma, vista la continua siccità e i problemi di captazione già lo scorso anno, in molti si chiedono quale acqua transiterà in queste nuove tubazioni, nel corso dell’estate.

Inutile anche stare con il naso all’insù perché, anche nei prossimi giorni, non si vede in previsione la benché minima pioggia. Cosa accadrà quest’estate è difficile da prevedere. Dopo quella del Sindaco di Lucinasco scatteranno sicuramente tutte le ordinanze anti spreco dell’acqua che, sistematicamente non saranno rispettate e, non è da escludere che si arriverà al razionamento. Nessuno ha mai messo in campo l’ipotesi di un dissalatore e, quindi, ora si attenderanno solo i problemi estivi prima, forse, di prendere qualche decisione.

Il caso dell’inquinamento ha messo in allarme tutti ma, una volta passata l’emergenza, in molti si sono messi la questione alle spalle senza pensare al futuro, che è prossimo per l’acqua. L’unico augurio che possiamo farci è quello della pioggia, ma ne servirebbe una quantità enorme per poter rimpinguare le falde e, ovviamente, senza dimenticare che forti precipitazioni possono portare anche danni.

Carlo Alessi

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