Il Nazionale

Cronaca | 21 marzo 2023, 16:05

Via Piacenza, gli abitanti protestano in Comune: "Oggi l'ultima notte in hotel" (foto e video)

Gli abitanti chiedono una soluzione dopo aver rifiutato l'alloggio presso l'ostello della gioventù del Righi, ritenuto fatiscente

Via Piacenza, gli abitanti protestano in Comune: "Oggi l'ultima notte in hotel" (foto e video)

Potrebbe essere l'ultima notte in albergo per gli sfollati di via Piacenza, senza casa dal 14 febbraio, notte dell'incendio che ha distrutto l'ultimo piano del civico 17 rendendolo inagibile. Gli abitanti hanno manifestato questo pomeriggio in aula rossa durante il consiglio comunale esponendo striscioni chiedendo di non essere dimenticati, striscioni che la polizia locale ha fatto togliere su ordine della presidenza del consiglio comunale.



La manifestazione è proseguita in strada. Gli abitanti chiedono una soluzione dopo aver rifiutato l'alloggio presso l'ostello della gioventù del Righi, ritenuto fatiscente. Ieri sera sono tornati in hotel, ma quella oggi potrebbe essere l'ultima notte. Le condizioni dell'ostello le racconta Nathan, 21 anni, uno degli abitanti.

Ho visitato i primi due piani, - racconta - alcune stanze fungono da magazzino e altre in cui mancano i materassi, le prese elettriche devono essere sistemate, i sanitari non ci sono per tutte le stanze, nelle docce mancano i soffioni. Questa sera abbiamo un appuntamento con gli amministratori, abbiamo chiesto appartamenti con affitto calmierato, vedremo cosa ci diranno. Oggi abbiamo trasmesso un messaggio, vogliamo fare sentire che apparteniamo alla comunità genovese, sentirci senza un tetto non ci aiuta, qua ci sono molti bambini, tanti giovani che come me si stanno costruendo un futuro che adesso vediamo nel buio, ma spero di vedere un po' di luce”.

Dopo il 14 febbraio – ha aggiunto Marcella - un'altra abitante che è riuscita a trovare autonomamente un'altra soluzione - non mi pare siano state trovate soluzioni per le persone sfollate, una quarantina di persone sono ancora al Novotel e parrebbe che purtroppo dovranno uscire a breve. Le offerte fatte da parte dell'amministrazione è quella di un ostello in condizioni igieniche disastrose, senza materassi, con docce e bagni in comune. Gli abitanti sono andati a visitarlo, quando hanno visto le condizioni lo hanno rifiutato. Noi chiediamo alloggi consoni, anche vuoti, ma confortevoli per famiglie normalissime come siamo noi. Almeno un anno o due, speriamo nell'arco di due tre mesi di prendere i nostri beni personali, non abbiamo mobili, né vestiti, abbiamo dovuto abbandonare di corsa la casa, siamo rientrati solo per pochi minuti nei giorni successivi prendendo lo stretto necessario”.

Francesco Li Noce

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