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Politica | 15 marzo 2023, 23:25

Cuneo, giunta ‘in ascolto’ su piazza Europa: “Niente è scritto sulla pietra”

Il consiglio comunale ha rifiutato le proposte di modifica del bando d’acquisto di box e stalli di sosta del (futuro) parcheggio interrato ma in molti si sono detti d’accordo a considerare le istanze dei cittadini

Cuneo, giunta ‘in ascolto’ su piazza Europa: “Niente è scritto sulla pietra”

Mai stata così gremita (almeno in tempi recenti) la sezione della sala consigliare del municipio di Cuneo destinata al pubblico come nella serata di oggi, mercoledì 15 marzo, in occasione del consiglio comunale speciale incentrato sul progetto di restyling di piazza Europa e realizzazione del parcheggio interrato. Un’affluenza che si è espressa anche nel ‘pienone’ che ha coinvolto il salone d’onore (dove la seduta consigliare è stata trasmessa via streaming). E che non stupisce, dato il risalto che la questione ha assunto nel corso degli ultimi sette anni.

L’incontro straordinario è stato richiesto ufficialmente al presidente del consiglio comunale Marco Vernetti da parte del complesso delle forze di minoranza della città. A generare la richiesta la commissione consigliare in cui l’amministrazione comunale – nello specifico gli assessori Alessandro Spedale e Luca Pellegrino – ha illustrato il bando per l’acquisto dei box del parcheggio interrato: l’ultimo aggiornamento di un iter complesso che ha collezionato il finanziamento del ‘Bando Periferie’, un precedente bando andato deserto e ben due ricorsi al TAR (di cui uno respinto e uno ancora al vaglio).

La vendita, come spiegato in commissione, rappresenta un passaggio fondamentale del progetto su piazza Europa che – a fronte degli ultimi rincari – ha raggiunto un costo di 11.800.000 euro. Di cui 3.300.000 finanziati con il ‘Bando Periferie’, e il resto coperto dall’unione tra un mutuo acceso presso la Cassa Depositi e Prestiti e, appunto, la vendita dei box compresi nel bando d’asta.

 

Sturlese: “Da sette anni lottiamo contro. Perché ostinarsi?”

Il consiglio si è aperto con la consegna da parte del comitato ‘Di piazza in piazza’ - effettuata direttamente alla sindaca Patrizia Manassero, sotto gli scroscianti applausi del pubblico - di 3.000 firme raccolte in opposizione al progetto.

Quindi, la presentazione dell’ordine del giorno da parte di Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni). Che lotta contro il progetto sin dal 2016 assieme a una parte della cittadinanza coinvolta e che ha riassunto ‘la storia finora’, definendo “inconcepibile considerare un parcheggio sotterraneo nel centro della città un progetto finanziabile tramite un bando dedicato alle periferie”.

Sono sette anni che in città ferve la discussione tra la nostra opposizione e la difesa strenua e coerente di parte della maggioranza, ma che sarebbe degna anche per altri oggetti e tematiche – ha proseguito Sturlese - . Perché s’insiste nella realizzazione dell’opera? C’è qualcuno che comanda, poteri ‘non occulti’, un sistema che impone alla città atti e decisioni specifiche e con cui la maggioranza dovrà prima o poi farci i conti per trovare, finalmente, una propria autonomia di giudizio”.

Il bando per come proposto permette a un soggetto unico di comprare tutti i box del parcheggio sotterraneo, una realtà che non possiamo accettare in alcun modo e che espropria i cittadini comuni del diritto di partecipazione all’asta” ha concluso Sturlese, a nome dei firmatari.

Nella richiesta delle minoranze, infatti, diverse modifiche al bando di alienazione dei box e dei posti auto: il diritto di prelazione dei residenti, l’asta riservata alle sole persone fisiche, il limite di una singola offerta d’acquisto per soggetto e l’impossibilità di vendere l’immobile acquisito per un periodo di 10 anni.

 

La giunta in ascolto: “Ma basta darci degli immobiliaristi”

A difesa del progetto è intervenuta in prima battuta la sindaca Manassero, che si è detta – e come lei anche l’amministrazione cittadina in generale - in atteggiamento di totale ascolto della cittadinanza rispetto al progetto. E la convocazione del consiglio comunale, così come quella della commissione – passaggi non obbligati ma voluti - , stanno a dimostrarlo.

Il tema è importante e pone la nostra amministrazione davanti a un progetto già finanziato di cui dobbiamo rendere conto – ha detto la prima cittadina - , ma  l’alienazione dei parcheggi è già stata deliberata all’interno del DUP e in campagna elettorale non ho mai nascosto la mia intenzione di discutere, parlare con la città. Un impegno che c’era, c’è e stiamo portando avanti, o almeno ci stiamo provando. Nulla è scritto nella pietra”.

E’ bene tenere però a mente il fatto che il progetto è il restyling di piazza Europa, non il parcheggio sotterraneo. Il continuo richiamo ai ‘poteri forti’ deve, a un certo punto, far seguire la concretizzazione dei loro nomi: la mia porta è sempre aperta” ha concluso la sindaca.

Gli assessori Pellegrino e Spedale hanno spiegato nuovamente le specifiche del progetto e del bando (come già fatto in commissione): “Il vero cuore del progetto è la rigenerazione della piazza, che vogliamo diventi polo attrattivo della nostra città, e la costruzione del parcheggio sotterraneo è un mezzo per raggiungerlo – ha detto Pellegrino - . Un’idea che non smentisce la politica sulla mobilità che la città porta avanti da parecchio tempo: ci piacerebbe avere una città con meno macchine e più persone che si muovono in modo sostenibile ma è un obiettivo a cui tendere, ma che non possiamo certo raggiungere nel breve periodo”.

Gli assessori rifiutano l’ombra della speculazione ma anche l’idea di essere additati come suoi possibili facilitatori: “I criteri di qualche giorno fa sono stati presentati con onestà, non mi sento sconfessato perché cambiare quando si sbaglia è sintomo di grande maturità. Per questo siamo qui ad ascoltare istanze e valutare modifiche. Non vogliamo imporre nulla, se la città riterrà interessante la proposta d’acquisto dei box procederemo con l’intervento, altrimenti no”.

Lungo e articolato il dibattito tra i consiglieri, che – tra interventi non previsti del pubblico e anche un inaspettato stop ai lavori - ha portato al rifiuto delle proposte della minoranza da parte del consesso (che ha collezionato 20 voti contrari).

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