È finita la latitanza del giovane cittadino tunisino, M.J. di 20 anni, ricercato perché colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura di Imperia, a seguito delle indagini svolte dalla Squadra Mobile del capoluogo. È accusato accusato di aver commesso, nel 2021, una rapina aggravata nei confronti di un dipendente di un esercizio commerciale imperiese, in via Trento, una mattina di circa tre anni fa, con il volto semicoperto, minacciandolo con un machete per farsi consegnare l’incasso.
Inoltre, a seguito di perquisizione nella cooperativa sociale ove risiedeva, gli investigatori, avevano rinvenuto altre armi bianche del tipo mannaie da macellaio.
Durante l’ultimo weekend, che conclude una settimana nella quale sono stati portati a termine ben 15 arresti, il personale della polizia di frontiera di Ventimiglia in collaborazione con la squadra mobile della questura, ha arrestato due rapinatori latitanti da diverso tempo. L'altro arresto riguarda un cittadino afghano S.H. di anni 35, ricercato da circa tre, per aver commesso nel 2018 sono, una rapina aggravata in concorso, nonché lesioni personali aggravate proprio a Ventimiglia.
È stato rintracciato in autostrada mentre rientrava in Italia a bordo di un autobus di linea proveniente dalla Francia, dovrà scontare una pena di oltre 2 anni per il solo reato di rapina ma lo stesso è stato tratto in arresto anche per la violazione del divieto di reingresso, per la quale sarà determinata un’ulteriore pena dal Tribunale di Imperia
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