In occasione dell’anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina il porto di Genova si ferma per dire no all’invio di armi.
L’iniziativa è organizzata dal Calp – Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali:
“Siamo alla soglia di quello che potrebbe essere il terzo conflitto mondiale - dice Riccardo Rudino, portavoce del Calp - Questa manifestazione è un primo passo di un percorso perché non solo in Ucraina, ma in Yemen in Siria, i conflitti esistono ed esistono perché c'è chi li alimenta. I traffici di armi sono cose tenute segrete, chissà cosa abbiamo già mandato e manderemo, solo ogni tanto riusciamo a scoprire qualcosa lavorando qua”.
Il corteo, al coro “Abbassate le armi, alzate i salari”, si sta spostando da varco Etiopia e per arrivare in piazza De Ferrari dove sono previsti gli interventi conclusivi.
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