La Provincia di Imperia sta annullando, in autotutela, tutte le contravvenzioni emesse con l’ausilio dell’autovelox sull’Aurelia Bis, nella zona di Valle Armea, che sono state impugnate. E’ questo quanto emerge dopo l’ennesima sentenza del Giudice di Pace di Imperia. In questo modo l’ente non sarà più costretto a pagare per ogni ricorso, i 150 euro che fino a questo momento sono stati comminati dal giudice.
Due le sentenze emanate ieri, alla fine delle quali è stato preso atto dell'annullamento della Provincia dei verbali dell'autovelox impugnati. In pratica ora, quando viene fatto ricorso da parte dei multati, la Provincia annulla il verbale in autotutela, invece di farlo annullare dal giudice. In questo modo l’ente paga 150 euro, invece dei 300 precedenti e, ovviamente, l’automobilista sanzionato non paga la multa e non subisce perdite di punti.
La novità emersa dalle sentenze di ieri fa accelerare ulteriormente il ricorso relativo alla ‘class action’ dopo che il tribunale di Genova ha respinto la richiesta di annullamento delle sanzioni e di rimborso delle somme già pagate dagli automobilisti che avevano aderito all’azione collettiva promossa contro l’impianto di rilevazione della velocità. Una decisione arrivata dopo mesi di forti polemiche e di grande attenzione mediatica su uno degli autovelox più contestati della provincia di Imperia, insieme a quello di Porra, a Ventimiglia. “Alla luce delle sentenze di ieri – secondo gli studi legali che seguono i ricorsi tra cui quello di Oddo-Ventura-Boeri - anche di questa novità conferma più che mai l'illecito relativo alle multe dall’autovelox sull’Aurelia Bis”.
L’impianto, secondo i dati resi noti dalla Provincia, dal 2022 sono state accertate oltre 175mila infrazioni, con un incasso complessivo che supera i 10 milioni di euro. Numeri che avevano alimentato il malcontento di molti automobilisti, convinti che il limite di velocità dovrebbe essere innalzato almeno a 90 km/h.













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