L’inizio del futuro biancorosso ha finalmente una data di scadenza: il 31 marzo 2023.
Entro la fine del mese prossimo la Pallacanestro Varese sarà una società nuova: nuovi soci, nuove porzioni di potere, nuovo organismo di reggenza.
La data sta nell’intesa ormai raggiunta tra il sodalizio cestistico prealpino e gli australiani del Pelligra Group, un accordo che dopo la stretta di mano delle scorse settimane tra Luis Scola e Ross Pelligra ha viaggiato 14 mila chilometri per raggiungere l’Australia e una prima ratifica: il 31 marzo sarà infatti l’ultimo giorno utile per convocare l’assemblea dei soci (attualmente Scola, Varese nel Cuore e Il Basket Siamo Noi) e provvedere a uno dei passaggi formali più importanti, ovvero la nomina del nuovo consiglio di amministrazione.
Già nota da tempo quella che sarà la distribuzione delle quote (45% a Scola, 45% al Pelligra Group e il 10% equamente diviso tra Consorzio e BSN, con l’ex campione argentino che a parità di peso percentuale avrà dei privilegi decisionali - la cosiddetta “Golden Share”), resta da capire da chi sarà formato il cda risultante dalla riorganizzata compagine e quale sarà l’apporto in termini economici dei nuovi investitori.
Per ciò che concerne il primo punto, salvo cambiamenti dell’ultima ora, pare assodato che il numero dei consiglieri salirà dai cinque attuali (Marco Vittorelli, presidente, Giuseppe Boggio, vice, e poi Thomas Valentino, Toto Bulgheroni e l’amministratore delegato Scola) a sette: tre saranno espressione della quota australiana, tre di quella “argentino-varesina”, con in mezzo un presidente che verrà verosimilmente indicato da quest’ultima.
“El General” - che conserverà anche il ruolo di ad - sarà ovviamente uno dei tre amministratori “locals”, mentre rimane ancora incerta l’identità degli altri due nomi: uno dei papabili più accreditati sembra possa essere la new entry Paolo Perego, ex amministratore delegato di IRCA, gruppo leader internazionale nella produzione di cioccolato con sede legale a Gallarate, già Top Sponsor della società.
Della partizione aussie, invece, farà parte non solo John Caniglia, cioè il braccio operativo della cordata straniera che in questi mesi è stato uno dei protagonisti principali delle trattative, ma anche lo stesso Ross Pelligra, a suggellare una partecipazione dell’imprenditore italo-australiano non solo economica, ma pure diretta, personale e fattiva.
Per quanto riguarda, invece, la questione economica, bisogna scindere due diversi tipi di apporto: quello immediato derivante dall’acquisto delle quote da parte dei nuovi soci (sostanzioso a tal punto da permettere il ripianamento dei debiti dell’attuale bilancio in chiusura e di essere una prima stampella sostanziale per la prossima stagione) e quello che per tre anni arriverà sotto forma di sponsorizzazione, con l’obiettivo di avere un “sostenitore” in grado di duplicare quanto a oggi viene garantito (e sarà probabilmente ancora garantito) dal main sponsor Openjobmetis.
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