“Non sei un uomo”. “Se è un uomo deve vedersela da solo”. Gli insulti, le battute. E, come se non bastasse, diversi calci alla schiena: è quanto racconta un giovane torinese in un video apparso su Instagram, ripreso nella giornata di ieri (domenica 19 febbraio) davanti all’entrata del pronto soccorso dell’ospedale S.Croce di Cuneo.
Un’aggressione omofoba in piena regola, consumatasi – secondo quanto raccontato – nella notte di sabato. Il giovane si trovava assieme a una decina di altre persone in un locale cuneese per il compleanno di un’amica comune, quando è rimasto solo all’esterno, in attesa di amici per tornare a casa. In testa un cerchietto da unicorno, tema della serata, che ha destato le indesiderate attenzioni di un altro cliente del locale: questi gli si è rivolto con battute e scherzi – dal tono facilmente intuibile - sempre più insistenti, a cui la vittima ha tentato di rispondere a tono. Quando quest’ultimo ha tentato di rientrare nel locale, però, l’aggressore l’ha gettato a terra prendendolo per una spalla, scatenando poi la violenza. A interromperla, l’arrivo degli amici della vittima.
Ironia della sorte - per quanto amara - proprio nella serata di sabato all'auditorium Foro Boario è stato organizzato un evento con possibilità gratuita di realizzare un test HIV e un dj set, parte del programma d'iniziativa che condurranno al Cuneo Pride.
Il video in cui il giovane ha denunciato l’accaduto ha riscontrato una grande eco sui social e ha messo in allarme Grandaqueer Arcigay Cuneo: “Una violenza gratuita e codarda che macchia questo territorio, in un circolo vizioso che alimenta la vergogna – hanno dichiarato le due associazioni in una lettera ufficiale - . Le discriminazioni omolesbobitransfobiche sono un male sommerso perché troppo spesso riducono al silenzio, ad arrendersi, ad avere paura quando usciamo di casa. Ringraziamo Dimitri e il suo coraggio perché denuncia riconquistando gli spazi a cui molte persone sono costrette a rinunciare per colpa di individui intrisi di odio e paura”.
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