Il Nazionale

Cronaca | 17 febbraio 2023, 09:19

Albenga, spaccate notturne in bar e gelaterie: banda criminale arrestata dai carabinieri

In manette sono finite 4 persone: due fratelli di 50 e di 42 anni, un 34enne e un 30enne, tutte di origine italiana

Albenga, spaccate notturne in bar e gelaterie: banda criminale arrestata dai carabinieri

Sono stati arrestati e condotti in carcere alle prime luci dell’alba di oggi i quattro componenti di una banda criminale, composta da due fratelli di 50 e di 42 anni, un 34enne e un 30enne, tutte di origine italiana, dimoranti in zona di Albenga e con precedenti penali.

I quattro sono stati raggiunti da un ordinanza di custodia cautelare emesso dal G.I.P. del Tribunale di Savona, su richiesta della Procura della Repubblica, all’esito di una complessa e articolata attività d’indagine condotta dai carabinieri della Stazione di Albenga, che ha permesso di accertare gravi indizi di reato in merito ad una lunga serie di spaccate notturne presso noti locali ingauni dal  novembre del 2022 sino alla fine di gennaio scorso. 

I furti, che hanno destato non poco allarme tra la popolazione, avevano coinvolto dapprima la gelateria “Crema & Cioccolato Dolci Tentazioni” di Albenga, depredata per ben tre volte nel giro di pochi giorni e dalla quale era stata asportata merce e attrezzature informatiche per un valore piuttosto ingente. Era toccato poi alla gelateria “DAMA” di Albenga, colpita anch'essa in tre distinte circostanze dai medesimi soggetti. I furti avevano procurato, tra le altre cose, ingenti danni agli infissi.

Gli indagati sono altresì gravemente indiziati, come risulta dall'ordinanza, per i furti commessi ai danni del bar “B-Side” due volte nel giro di pochi giorni e ai “Bagni Miramare”. In queste circostanze, oltre ad aver asportato la merce presente nei locali e il denaro in cassa, i ladri avevano procurato danni per migliaia di euro alle vetrate e agli infissi.

In ultimo erano stati colpiti il bar “Piave” e il “Gran Forno”, entrambi di Albenga; fortunatamente, in questi ultimi due casi i ladri non erano riusciti nell’intento, poiché erano stati messi in fuga da alcuni passanti che avevano richiesto l’intervento di una pattuglia dei carabinieri contattando telefonicamente il 112.

Particolarmente complessa e articolata l’indagine eseguita dai militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Savona, caratterizzata dalla paziente analisi di svariate ore di registrazione delle telecamere di sicurezza cittadine e nell’escussione di varie persone. A seguito di tale attività di analisi dei dati sono stati raccolti gravi indizi a carico di tutti i componenti della banda, stabilendone i ruoli e denotando la professionalità criminale.

Come risulta dal provvedimento restrittivo emesso dal GIP i quattro si dividevano i compiti tra chi doveva effettuare un primo sopralluogo, chi assumeva il ruolo di vedetta e chi, con gli strumenti idonei, tra cui un piede di porco, realizzava materialmente lo sfondamento delle vetrate o l’apertura delle porte.

Nonostante cercassero di evitare le zone maggiormente coperte dalla video sorveglianza e tentassero di celare i volti, i carabinieri di Albenga ben presto sono riusciti ad indirizzare le indagini sui quattro indagati, che sono stati tutti riconosciuti e identificati grazie soprattutto all'approfondita conoscenza del territorio e dei suoi abitanti. Di fondamentale importanza anche i servizi di pedinamento compiuti dai militari nei giorni successivi ai furti, che hanno consentito di riconoscere con certezza che gli abiti indossati erano gli stessi indossati dai ladri durante i colpi. 

A completare il quadro accusatorio, inoltre, le numerose tracce e impronte che sono state isolate e raccolte nel corso dei sopralluoghi effettuati sul luogo dei fatti da parte del personale specializzato della Compagnia di Albenga. Quest’oggi, nel corso delle perquisizioni eseguite a casa degli arrestati, sono stati trovati e sequestrati alcuni degli indumenti indossati dai ladri durante i furti.

Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall'Autorità Giudiziaria.

Redazione

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