Il Nazionale

Cronaca | 13 febbraio 2023, 07:11

Siccità e crisi idrica dietro l'angolo: con le falde poco riempite e senza precipitazioni l'estate potrebbe essere a secco

Servono interventi importanti adesso per evitare di rimanere all'asciutto nel corso della bella stagione. I problemi dello scorso anno potrebbero essere 'dolci' ricordi

Siccità e crisi idrica dietro l'angolo: con le falde poco riempite e senza precipitazioni l'estate potrebbe essere a secco

Se non cambia la situazione sul piano delle precipitazioni tra la fine dell’inverno e la primavera, dobbiamo prepararci a un’estate da ‘lacrime e sangue’ per l’approvvigionamento dell’acqua.

Mentre dal Piemonte arrivano notizie allarmanti sulla situazione dei fiumi e dei torrenti (il Tanaro è sotto di 130 centimetri rispetto allo zero, un dato allarmante, se si considera che negli anni con andamento climatico normale si sono toccati gli 80 centimetri, ma ad agosto) anche quelle che circolano nella nostra provincia non sono positive.

Il trend è infatti identico e, dopo le precipitazioni registrate a dicembre, che non bastano certo a riempire gli invasi e far dormire sonni tranquilli per l’estate, si resta con il naso all’insù, trovando però sempre sole e piogge scarse o nulle. A questo si uniscono le poche nevicate in montagna e il quadro è completo per mettere in allarme chi (in questo caso Rivieracqua) si occupa del servizio di distribuzione del prezioso liquido.

Il quadro grigio dell’inverno in provincia, a poco più di un mese dall’entrata nella stagione che dovrebbe essere la più ricca di precipitazioni dell’anno. Il freddo è arrivato, anche pungente, ma purtroppo di piogge e nevicate nemmeno l’ombra, ormai da settimane. Il clima è dispettoso e, mentre al centro-sud nevica e piove con fin troppa abbondanza, il territorio ponentino (ma anche le vicine province e il Piemonte) è all’asciutto.

Che fare con la siccità che continua a colpire il Nord-Ovest? Il clima purtroppo continua ad essere caldo per il periodo. Dopo un dicembre particolarmente mite, le temperature sono scese ai livelli stagionali solo da alcuni giorni e questo impedisce alla neve di ghiacciare velocemente, con conseguente dispersione di molte risorse. La pioggia e la neve sono scarse, i fiumi sono già in crisi, e, per ora, non si vedono perturbazioni significative in arrivo. La nostra zona è protetta da una bolla di alta pressione che sta contrastando il maltempo presente in gran parte d’Italia, dove si registrano nevicate abbondanti e forti piogge.

L’estate scorsa l’intero territorio imperiese è arrivato sull’orlo del tracollo per la distribuzione dell’acqua e, solo gli interventi continui sul Roya hanno consentito ai nostri rubinetti di continuare a funzionare. Le poche precipitazioni non hanno permesso sinora una completa ricarica delle falde. Emblematico il livello della diga di Tenarda che è solo a metà della sua capienza, nonostante non si stia prelevando da mesi.

Gli esperti hanno confermato al nostro giornale che, se in primavera non si registreranno piogge significative, per la prossima estate ci attendono seri problemi di approvvigionamento idrico. Situazioni decisamente peggiori di quelle che si sono vissute la scorsa estate.

Carlo Alessi

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