"Anche oggi, quando assistiamo con dolore il ripetersi di un conflitto tremendo, dobbiamo ricordarci che l'Ucraina è in Europa. E che il processo di integrazione di quello stato nella nostra Unione non è elemento di ostilità ma piuttosto il modo più forte per consolidare il nostro continente e i valori su cui si fonda l'Unione Europea". È questo il messaggio che ha voluto mandare il sindaco Stefano Lo Russo intervenendo in Sala Rossa durante la cerimonia del "Giorno del Ricordo", istituita nel 2004 dal Parlamento per ricordare la vicenda dell'esodo giuliano-dalmata.
Profughi a Lucento e Vallette
Anche a Torino approdarono migliaia di profughi, che furono accolti in prima battuta in un accampamento temporaneo allestito nella zona di Italia '61. La maggioranza si trasferì poi in alloggi di edilizia popolare alle Vallette e Lucento.
"Oggi - ha poi aggiunto il sindaco - non è la giornata del rancore o dei distinguo. La giornata del Ricordo ha l'ambizione di mettere fine ad una troppo lunga rimozione di chi, per ragioni diverse, ha ridotto le foibe e l'esodo alle inevitabili conseguenze di una guerra perduta e di chi ha usato strumentalmente il dramma delle foibe e dell'esodo per rimuovere l'aggressione bellica del regime fascista alla Jugoslavia. Con la giornata del ricordo si è voluto superare questa contrapposizione".
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