Il Nazionale

Cronaca | 09 febbraio 2023, 07:05

Rifiuti, Torino differenzia meno di Milano: "Servono ecocentri per ogni Circoscrizione"

La Consulta per l'Ambiente chiede anche di coinvolgere le associazioni di categoria nel contratto di servizio

Rifiuti, Torino differenzia meno di Milano: "Servono ecocentri per ogni Circoscrizione"

Milano fa meglio di Torino sulla raccolta differenziata. E il capoluogo piemontese è ben distante dal raggiungere l'obiettivo di legge del 65% di rifiuti differenziati. A fare la "radiografia" ai cassonetti è la Consulta comunale per l'Ambiente e il Verde, che ieri è intervenuta in Commissione per fornire spunti di modifica al contratto di servizio di Amiat.

Milano e Torino

A Milano, secondo i dati aggiornati al 2020, i residenti erano quasi un milione e 400 mila. Il tasso di raccolta differenziata era del 62,73%, pari a 273 chili a persona di spazzatura divisa in maniera corretta, su 435 chili prodotti in totale. Numeri che mettono nero su bianco come la città della Madunina, e i suoi abitanti, siano più virtuosi di noi. A Torino infatti nel 2021 c'erano circa 871mila residenti. E la percentuale di differenziata si ferma al 51%, ben 11 punti sotto Milano.

Un ecocentro per Circoscrizione

Andando a guardare nel dettaglio i dati, i torinesi producono ogni anno 466 chili di spazzatura a testa, conferendone nei diversi contenitori di carta/vetro/plastica solo 237 chili. Numeri che hanno spinto la Consulta ad elaborare una serie di proposte. La prima è di aumentare i numeri degli ecocentri. I punti di raccolta - dove è possibile gettare gli oggetti non conferibili nei cassonetti come sfalci, ingombranti, vernici, olii esausti - sono attualmente sette all'ombra della Mole: la richiesta è di metterne uno per Circoscrizione

Coinvolgere le categorie economiche 

Oltre questo l'organo auspica il coinvolgimento delle categorie economiche, commerciali e della stessa Consulta nella costruzione del contratto di servizio. Il modello da seguire potrebbe essere quello della collina, dove il Consorzio Chierese per i servizi ha avviato circa dieci anni fa un confronto che ha portato a superare l'80% di differenziata nei comuni aderenti. Altro spunto quella di prevedere nelle bollette dei rifiuti incentivi in base ai risultati raggiunti sulla raccolta differenziata. 

I commenti

A condividere le prime due richieste - ecocentri diffusi e confronto con le associazioni di categoria - il consigliere del Pd Claudio Cerrato. Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha lamentato la difficoltà dei cittadini nel conferire correttamente i rifiuti e la mancanza di premialità per chi differenzia, mentre la capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale auspica più dati e controlli sui conferimenti.

Caterina Greco (PD) ha chiesto di approfondire i risultati raggiunti nella differenziazione dei rifiuti tramite le ecoisole, valutando se sia più efficace la raccolta porta a porta, mentre Silvia Damilano (Torino Bellissima) di prevedere anche dei contenitori per la raccolta di apparecchiature elettriche ed elettroniche, ad esempio presso le Circoscrizioni e i supermercati.

Cinzia Gatti

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