Cosa farà Alberto Cirio nella primavera del 2024? Si ricandiderà o no? Il Governatore, pressato dagli alleati leghisti, al momento non scioglie le riserve lasciando tutti con il dubbio.
"La scelta spetta alla coalizione, non al presidente"
La porta a una ricandidatura non è chiusa, ma a un anno e mezzo dalle elezioni fare passi avanti potrebbe essere avventato. “Non è una scelta del presidente ma della coalizione: nei prossimi mesi parlerò direttamente con i leader dei partiti che mi sostengono (Meloni, Salvini e Berlusconi, ndr) e decideremo la scelta migliore”. Le ipotesi più probabili vedono un Cirio-bis, ma non è escluso che Fratelli d’Italia (con cui i rapporti sono ottimi) possa voler mostrare i muscoli e indicare un nome interno al partito che oggi rappresenta la maggioranza.
"Mantenuta sempre dritta la barra del timone"
Ecco perché, al di là degli schieramenti politici, Cirio ha voluto ricordare quelli che lui sono stati anni di buon governo alla guida della Regione Piemonte: “A me interessa continuare a lavorare guardando avanti".
“In questi tre anni e mezzo abbiamo affrontato di tutto: con compattezza abbiamo mantenuto la barra dritta. Ci sono stati come ci saranno sempre momenti di tensione interna ma sono momenti che servono per migliorarci" ha aggiunto il presidente in carica.
Gli obiettivi del 2023 e dell'ultima parte della consiliatura
Immancabile poi la lista dei buoni propositi, di quelle opere che verranno avviate in un 2023 che dovrà necessariamente coincidere con una ripartenza per il Piemonte: la riapertura del Museo di Scienze Naturali, lo scavo del tunnel per la Tav, il cantiere del terzo valico e l’apertura de grattacielo, della Regione, ma anche la Pedemontana e il completamento dell’Asti-Cuneo (20 gennaio assegnazione ultimo lotto, che verrà realizzato nella primavera del 2023 con una messa in esercizio dell’autostrada entro il 2024).
Importanti, poi, i 30 milioni di euro destinati alle Molinette per il rifacimento dei contro soffitti e del pronto soccorso, oltre alla redazione del piano regolatore sanità cittadina di Torino con il sindaco lo Russo.
I primi bandi del nuovo anno
Annunciati inoltre i primi bandi del 2023: 92 milioni di euro per mitigare i costi energetici a carico delle aziende e un altro da 90 milioni di euro per famiglie con anziani e disabili. Un totale di 182 milioni di euro di fondi europei (Fesr).
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