La frana di regione Poggio a Montalto (in una zona di confine con Badalucco) sarà un problema ovviamente di ordine economico ma anche logistico, visto che il movimento che ieri si è abbattuto sulla strada sta continuando e che dovrà essere rimosso. Ma c’è anche la messa in sicurezza che non sarà particolarmente semplice, visto che i movimenti della roccia difficilmente si fermeranno.
Questa mattina si è svolto il primo sopralluogo ufficiale, alla presenza dei Sindaci di Montalto Carpasio (Mariano Bianchi) e di Badalucco (Matteo Orengo) insieme a un geologo, ai residenti che sono isolati e al titolare dell’agriturismo ‘Il Poggio di Marò’, ovviamente chiuso perché irraggiungibile.
Terra e massi sono crollati ieri intorno a mezzogiorno, fortunatamente dopo il passaggio del proprietario, altrimenti si poteva registrare una vera e propria tragedia. Uno dei problemi riguarda il fatto che la frana non sia arrivata a seguito di un evento atmosferico e, proprio nel corso del sopralluogo, i tecnici hanno evidenziato come i finanziamenti potrebbero ritardare per questo.
Il momento in cui è scesa la frana:
Fiduciosi i due sindaci, come confermato dal primo cittadino di Montalto Carpasio, Mariano Bianchi: “Il terreno si sta ancora muovendo ed è difficile quantificare il problema. Coinvolgeremo la Protezione Civile regionale e vedremo in giornata come si evolverà la situazione”. Dopo il lavoro di rimozione del terreno e delle pietre servirà ovviamente installare protezioni a monte, prima di aprire la strada. Altro problema il torrente sottostante (che alimenta l’Argentina), che dovrà essere svuotato dai detriti per evitare guai, in caso di eventuale piena.
Il Sindaco di Badalucco, Matteo Orengo, ha confermato che solo il caso ha evitato una tragedia, visto che nel momento della frana non transitava nessuno e ora pensa ai lavori: “Ci stiamo attivando con la Regione – ha detto – per capire gli spazi economici. Il fatto che ci siano due comuni di mezzo rafforza la possibilità di ottenere un aiuto regionale. La strada è comunale e secondaria ma porta alle abitazioni di due famiglie e una attività economica, ora chiusa. Nelle prossime ore avremo indicazioni nuove”. E la messa in sicurezza? “Questo è un versante pericoloso, perché togliere i detriti è importante ma servirà fare un buon progetto per una zona che, nel 2019 era stato interessato dall’alluvione”.
Il Sindaco ha anche confermato che il suo Comune ha 1,3 mln di euro per iniziare alcuni lavori per i quali avrebbe utilizzato proprio la strada dove si è registrata la frana: “Dobbiamo ora riveder e il tutto, facendo un ragionamento con Montalto per trovare le strategie migliori”.
Presente al sopralluogo anche il titolare dell’agriturismo, Daniele Laigueglia, che ci ha raccontato l’accaduto: “Eravamo appena scesi dopo aver sistemato le camere per l’arrivo dei nuovi ospiti oggi e abbiamo notato delle scaglie di roccia a terra. Giusto il tempo di contattare alcuni amici e, appena arrivato a casa mi hanno avvertito della frana. E’ andata ancora bene così perché sono passato dalla strada con mia moglie e mio figlio. Ora vedremo cosa si potrà fare e spero in una soluzione celere, anche se l’entità della frana è importante e capisco che non sarà semplice”.
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