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Eventi e Turismo | 15 dicembre 2022, 12:01

Quindici testimonianze per ricordare Edoardo Calleri di Sala, primo presidente della Regione

Domani a Bricherasio un incontro in cui verrà raccontata la figura dell’ex sindaco, attraverso il ricordo degli amici e di chi ha condiviso con lui un percorso politico

Quindici testimonianze per ricordare Edoardo Calleri di Sala, primo presidente della Regione

Tante brevi testimonianze dirette di chi l’ha conosciuto, di persone con cui ha condiviso un percorso politico, e degli amici. Saranno 15 gli interventi in programma domani, venerdì 16 dicembre, per la cerimonia in ricordo di Edoardo Calleri di Sala, esponente della Dc, primo presidente della Regione, legato a Bricherasio dove la sua famiglia soggiornava in una delle ville storiche del paese. L’incontro si svolgerà in sala consigliare del Comune di Bricherasio (Piazza Santa Maria 11) alle 17,30. “Sono passati vent’anni dalla sua morte e, con la famiglia e gli amici, abbiamo deciso di organizzare un momento di ricordo di quello che è stato un uomo importante per il territorio” dichiara Simone Ballari, sindaco di Bricherasio. “Poco più che ventenne, nel 1951, divenne sindaco di Bricherasio e lo restò fino al 1960 – continua –. Ma anche successivamente, come presidente della Cassa di Risparmio di Torino, rimase attento alle esigenze delle famiglie del paese che continuava a frequentare”. Al suo operato di sindaco viene ricondotta l’impostazione dell’elettrificazione delle numerose borgate di Bricherasio, un tempo ancora più abitate di adesso.

A moderare l’incontro Giorgio Merlo che conobbe Calleri di Sala durante la sua militanza nel movimento giovanile della Dc: “Negli anni successivi mantenemmo sempre la consuetudine di incontraci a Bricherasio, anche quando fui parlamentare, per fare il punto sulla situazione politica del momento”.

Tra le testimonianze dirette ci sarà quella di Claudio Bonansea, sindaco di Bricherasio dal 1985 al 1990: “Per me è stato un maestro di insegnamento politico – afferma –. Ma il ricordo che ho di lui è radicato nell’infanzia: era una delle autorità del paese di cui tutti avevamo rispetto e che, se incontravamo durante il tragitto verso la scuola, salutavamo come ‘Illustre signor sindaco’”. Bonansea ha conservato non solo la memoria, ma anche i ritagli degli articoli di giornale in cui vengono raccontate le battaglie, a volte anche molto contrastate, di Calleri di Sala: “Era lungimirante: già negli anni Settanta sosteneva la necessità di un tratto autostradale che collegasse Torino a Pinerolo, appoggiava il progetto del traforo del Colle della Croce che avrebbe aperto la Val Pellice alla Francia, e aveva visto prima degli altri l’importanza di una tangenziale per la città di Torino”. Gli fa eco Merlo: “Aveva saputo anticipare prospettive di sviluppo della nostra Regione, guardando all’Europa, con l’atteggiamento di chi non rincorre i problemi ma li anticipa”.

Tra le testimonianze dirette ci saranno anche quelle di Antonello Angeleri, Emilio Bolla, Luigi Bosio, Franco Botta, Michele Colombino, Sergio Deorsola, Giovanni Falletti, Mino Giachino, Enzo Liardo, Toti Musumeci, Osvaldo Napoli, Rolando Picchioni, Pier Franco Quaglieni e Michele Vietti.

L’incontro anche un’occasione per chi Calleri di Sala non l’ha mai conosciuto, se non attraverso i libri in cui si parla di lui, così come è successo al sindaco Ballari: “Il suo modo di fare politica l’ho scoperto durante le mie letture ma l’incontro di venerdì è un’occasione proprio per chi come me non l’ha mai conosciuto direttamente, e per le nuove generazioni, che possono trovare un esempio di uomo politico di alto livello ma alte tempo stesso fortemente pragmatico”.

Elisa Rollino

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