Il Nazionale

Cronaca | 23 novembre 2022, 15:02

Si intasca 1 milione e mezzo di euro dai fallimenti, il commercialista Amoretti dal gup: tre società si costituiscono parte civile

L'imputato, difeso dal legale Ventimiglia, è accusato di peculato. Per Procura, tra il 2005 e il 2020, avrebbe trattenuto per sé i soldi con assegni e bonifici quando era il curatore o il delegato alla vendita per conto del Tribunale

Si intasca 1 milione e mezzo di euro dai fallimenti, il commercialista Amoretti dal gup: tre società si costituiscono parte civile

Si è incardinata davanti al gup di Imperia, Anna Bonsignorio, l'udienza preliminare che vede accusato di peculato il commercialista di Sanremo, Mauro Amoretti, 82anni. L'imputato, difeso dall'avvocato Mario Ventimiglia, è accusato di una serie di episodi di peculato mentre svolgeva la sua attività professionale per conto del giudice dell’esecuzione del Tribunale di Imperia e anche mentre era il curatore di alcune società. La Procura, stando alle indagini compiute dal Luca Scorza Azzarà, lo accusa di essersi appropriato di quasi un milione e mezzo di euro, precisamente 1 milione e 420 mila euro, tra il 2005 e il giugno del 2020. Otto gli episodi contestati dagli inquirenti e dalla Guardia di Finanza che ha compiuto gli accertamenti.

Oggi il difensore ha avanzato al gup il legittimo impedimento dell'imputato a causa di problemi di salute. Durante l'udienza, però si sono costituite tre parti civili e il processo è stato aggiornato al 14 dicembre dove Amoretti deciderà se farsi processare in abbreviato oppure se optare per il dibattimento che verrà eventualmente disposto dal gup.

L'imputato, questa la ricostruzione della Procura “nella sua qualità di professionista delegato alla vendita”, e quindi come pubblico ufficiale, nell’ambito di alcune procedure fallimentari e procedure esecutive immobiliari aveva la gestione contabile delle operazioni e la disponibilità del conto bancario di appoggio della procedura ed è accusato di aver emesso a suo favori assegni e bonifici “del tutto privi di giustificazione”, scrivono gli inquirenti, su conti correnti accesi senza autorizzazione del giudice. Nel febbraio dello scorso anno poi, le fiamme gialle gli hanno sequestrato una villa che era l'unico bene di valore nelle sue disponibilità: delle somme presumibilmente sottratte in modo illecito non c’era traccia. A portare il commercialista nel mirino degli inquirenti fu in quel caso una segnalazione partita dal Tribunale del capoluogo. La Finanza ha quindi avuto modo di analizzare la serie di incarichi conferite al commercialista e avrebbe individuato altri episodi di peculato. Come la sottrazione, nell’ambito di tre procedure fallimentari riguardanti altrettante società con sede a Sanremo, di 550 mila euro, dalla “massa attiva, destinata invece a ristorare i creditori.

Nell'immediatezza vennero individuate 2 persone offese ossia il curatore fallimentare della 'Edilsanremo srl', 'Autotrasporti Prette snc', R.T. Costruzioni' e 'Dellelba snc. , e un avvocato in qualità di professionista delegato in tre procedure esecutive. Il curatore fallimentare, rappresentato dall'avvocato Ermino Annoni, è 'uscito' dall'udienza preliminare in quanto tramite il legale vi è stato un accordo extragiudiziale per la cessione del credito. 

Stamani invece, l'avvocato Luca Ritzu, si è costituito in rappresentanza della 'Sacchi spa' che ha 'incorporato' la società Demo. In riferimento a questa vicenda Amoretti, in qualità di professionista delegato alla vendita, nominato dal giudice dell'Esecuzione edl Tribunale di Imperia nell'ambito del giudizio d 'divisione endoesecutivo', e avendo la gestione contabile dell'operazione e la disponibilità del conto bancario di appoggio della procedura, si sarebbe appropriato di quasi 70mila euro. Per la Guardia di Finanza avrebbe emesso 10 assegni ed eseguito prelevamenti e bonifici a proprio favore "del tutto privi di giustificazione". Le operazioni avrebbero interessato un conto corrente "acceso autonomamente e senza autorizzazione" da parte del giudice presso un istituto bancario. Si trattava di un conto corrente aperto presso un banca diversa da quella indicata quale incaricata alle operazioni di vendita. 

 


Angela Panzera

Commenti