Preoccupazione, ma non spavento: si potrebbero riassumere così, al momento, i sentimenti della Città di Torino sulla costruzione della linea 2 della metropolitana alla luce dell'aumento dei costi determinato dalla guerra in Ucraina e dalle sue ripercussioni a più livelli. L'assessore all'urbanistica Paolo Mazzoleni, nonostante le stime, nel corso di un'apposita Commissione Consiliare ha rassicurato tutti definendosi “ottimista sulla riuscita del progetto completo” già coperto da 1 miliardo e 800 milioni di euro.
La situazione e gli scenari futuri
A fare una panoramica della situazione attuale e degli scenari futuri è stato lo stesso assessore: “La punta massima – ha spiegato – del prezzario regionale si è avuta a luglio 2022, con un rincaro delle materie prime che, nel caso dell'acciaio per il cemento armato, ha toccato il 72%. Da allora, i prezzi sono scesi rapidamente ma è difficile prevedere la loro direzione: secondo una stima ottimistica, al momento mancherebbero 300 milioni, da parte nostra stiamo monitorando costantemente la situazione e dialogando con il Governo per un'eventuale supporto; la possibilità di dover fare un'integrazione è concreta ma dovremmo riuscire a gestire la situazione e non dover rinunciare a nulla di quanto programmato”.
Le tempistiche
Mazzoleni ha fornito indicazioni precise anche per quanto riguarda le tempistiche della realizzazione dell'intero blocco, da piazza Rebaudengo al Politecnico: “La prossima primavera - ha aggiunto – completeremo le procedure e indiremo le gare per arrivare all'assegnazione e alla sottoscrizione dei contratti entro dicembre 2023. Successivamente si passerà all'approvazione del progetto esecutivo e all'inizio ufficiale dei lavori, che nelle previsioni dovrebbero durare 7 anni e 7 mesi”.
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