Il Nazionale

Cronaca | 09 novembre 2022, 09:17

Il falso addetto colpisce a Casalzuigno, anziana derubata di tutto l’oro che aveva in casa

Il colpo è stato messo a segno lunedì, vittima una signora ultra novantenne e sola al momento dei fatti. Impiegata l'ormai nota "tecnica del frigorifero". L'appello di Alfa e quello del sindaco

Il falso addetto colpisce a Casalzuigno, anziana derubata di tutto l’oro che aveva in casa

Ha indossato cappello e mascherina anti covid, per alterare il suo aspetto, e poi ha suonato al campanello, presentandosi ad un’anziana signora di Casalzuigno come un addetto di Alfa, il gestore idrico per i Comuni della provincia di Varese, incaricato di effettuare alcuni controlli su contatori e tubature. In realtà aspettava solo di avere libero accesso all’abitazione per convincere la donna, ultra novantenne e in quel momento sola, a togliere i gioielli dai cassetti e accumularli in un unico posto. Da cui sono poi spariti insieme al finto addetto.

Il metodo alla base di questa truffa è ormai tristemente noto tra i paesi dell’alto Varesotto, ma sembra che i malviventi – nonostante gli accorgimenti diffusi su larga scala e gli incontri pubblici dedicati al tema – riescano puntualmente ad individuare il soggetto fragile che si fa convincere. Come avvenuto lunedì a Casalzuigno, in località Casale, dove la vittima ha seguito per filo e per segno tutte le indicazioni del truffatore, dividendo l’oro in sacchetti di plastica poi collocati nel frigorifero: l’unico posto dove il prezioso metallo sarebbe stato preservato dal contatto – pericoloso per il rischio di possibili “esplosioni” – con le sostanze utilizzate per verificare la presenza di perdite e micro fori nelle tubature di casa.

Un meccanismo improbabile che però ha fatto presa sulla signora, che una volta concluso l’intervento – e dopo aver riaperto il frigorifero – ha capito tutto e ha lanciato l’allarme. «Siamo corsi da lei insieme ai carabinieri e alla polizia locale – racconta il sindaco di Casalzuigno, Danilo De Rocchi – ma il soggetto si era ormai dileguato. Abbiamo subito avvisato la comunità attraverso il nostro canale WhatsApp, mentre le forze dell’ordine raccoglievano dalla donna le informazioni sul finto addetto». Longilineo, altezza media: dati troppo generici – anche a causa del camuffamento con mascherina e copricapo – per poter tentare un’identificazione.

Dagli accertamenti è emerso che sempre lunedì il malintenzionato ha suonato ad un altro campanello, in zona Ronco di Capo Caccia, trovando tuttavia una signora che al posto di aprire ha avvisato immediatamente il Comune.

«Quando è in corso un’attività di lettura contatori, esponiamo sempre degli avvisi – sottolinea De Rocchi – e la stessa procedura viene seguita dalle società che realmente si occupano dei controlli. Mai aprire la porta se qualcosa non convince. In quel caso bisogna subito rivolgersi ai nostri uffici o alle forze dell’ordine».

Anche Alfa, contattata a seguito della triste vicenda, ribadisce alcuni consigli utili per accorgersi delle truffe prima che sia troppo tardi: «Tutto il personale che si reca nelle abitazioni è munito di apposito tesserino di riconoscimento, che i clienti possono chiedere gli venga esibito. Alfa non effettua controlli a domicilio sulla qualità dell’acqua, né manutenzioni o riparazioni sugli impianti come caldaie e scaldabagni, o su elettrodomestici. In ogni caso, nessuno è autorizzato ad incassare denaro, assegni o qualsivoglia pagamento per il servizio idrico».

Agli stratagemmi più noti potrebbero presto aggiungersene altri. Ecco perché in caso di dubbi – precisano in conclusione da Alfa – è possibile chiamare il numero verde dell’azienda 800.103.500, per essere sicuri che l’addetto fuori dal cancello faccia davvero parte del personale autorizzato.

da LuinoNotizie.it

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