“Serve un piccolo intervento legislativo, noi siamo intenzionati a farlo prima di dicembre dopo le risultanze che ci saranno da parte di una commissione che è stata istituita dal Ministero che darà le prime risultanze a metà novembre”. Così il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi a Genova si è espresso a proposito della Gronda.
“C'è da ribadire l'utilità dell'opera da parte della Regione – continua - per una funzione di carattere pubblico perché è evidente che o partiamo quest'anno o all'inizio dell'anno prossimo, o il rischio vero è che scadano le autorizzazioni. Probabilmente l'apatia di qualcuno in questi anni era semplicemente per cercare di fare scadere le autorizzazioni all'opera. Abbiamo poco più di un mese per risolvere ciò che gli altri non hanno risolto in tre anni e mezzo”.
“L'intervento, - spiega il vice ministro - come accaduto per la diga di Genova, serve per evitare di rifare l'iter dall'inizio, sono state modificate delle leggi, i progetti sono stati aggiornati, ma ci sono alcuni cortocircuiti normativi che vanno risolti”.
Rixi si è soffermato anche sul tema degli extra costi delle materie prime: “Devono essere inseriti, per quanto riguarda i lavori autostradali gli extra costi non sono previsti all'interno della norma, il rischio è che tutto l'extra costo vada a finire sui pedaggi degli utenti e non è pensabile che noi aumentiamo i pedaggi in un momento di criticità come questo, con code chilometriche su tutta la rete”.
Rixi precisa che non c'è una stima degli extra costi, perché “I costi delle materie prime variano di giorno in giorno, nei dieci anni della realizzazione dell'opera cambieranno sicuramente i costi. Ci deve essere una copertura normativa perché altrimenti tutti i costi rischiano di ricadere sull'utenza e sarebbe inaccettabile”.
Sulle altre grandi opere, Rixi si dice preoccupato per i ritardi al cantiere del Terzo Valico: “Credo però ci siano soluzioni per risolvere tutto, il problema è che bisogna lavorare e impegnarsi, spero che all'inizio di un governo come questo ci sia la giusta attenzione soprattutto sulle opere che aspettano da tempo immemorabile la conclusione. Sul Terzo Valico siamo riusciti con la norma che avevo fatto di accorpamento con il nodo di Genova, a finire gli scavi, abbiamo il problema della talpa nel sud del Piemonte che è rimasta in parte schiacciata dalla pressione tra Alpi e Appennini. Entro dicembre dovremmo risolvere tecnicamente il modo in cui procedere, ma nel frattempo vorremmo iniziare con gli appalti di armamento ferroviario sulle parti di gallerie già realizzate. Se faremo così probabilmente riusciremo anche a contenere i ritardi”.
“Noi – continua – prevediamo di rivedere l'accordo di programma con Trenitalia, dobbiamo capire se ci sia la possibilità di modificarlo nei prossimi quindici giorni, perché è già stato chiuso dall'ex ministro Giovannini. Quello che a noi interessa è il completamento della linea, non solo delle singole opere”.
Rixi ha poi parlato delle risorse per il parco del ponte San Giorgio: “Entro la finanziaria dobbiamo chiudere i temi che riguardano i mancati finanziamenti, anche sul Campasso stiamo recuperando altri soldi. C'è la necessità di chiudere il nodo di Genova, di renderlo pienamente operativo con piena soddisfazione della città, ma anche del Paese, perché stiamo parlando di una delle opere ferroviarie più importanti attualmente cantierizzate”.
Per quanto riguarda le altre opere che interessano la Liguria, Rixi ha ricordato il raddoppio ferroviario a ponente e l'Aurelia bis per cui “Sono stati fatti i commissari, abbiamo problemi, anche perché bisognerà rivedere il discorso dei commissariamenti dandogli gli stessi strumenti che ha avuto Bucci a Genova anche a livello di risorse e poi abbiamo i temi legati sullo spezzino e sul pontremolese, però ripeto: dobbiamo iniziare a cantierizzare quelle opere che se non cantierizziamo oggi non cantierizzeremo più perché dovremmo iniziare l'iter daccapo. Non siamo noi a dettare le priorità, ma sono le scadenze implicite nelle progettazioni e nelle autorizzazioni, e la Gronda è una di queste, quindi ci vuole una accelerazione che purtroppo non c'è stata nell'ultimo anno e mezzo”.
Politica | 06 novembre 2022, 13:08
Gronda, il viceministro Rixi: "O partiamo a breve o scadono le autorizzazioni"
"Probabilmente l'apatia di qualcuno in questi anni era semplicemente per cercare di fare scadere le autorizzazioni all'opera", ha commentato
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