Il Nazionale

Cronaca | 27 ottobre 2022, 15:40

“Torni a casa con gli occhi neri”. Paura nel negozio di Tigotà di Asti. Minacciata una commessa

L'azienda: “Fatto grave, chiediamo controlli”. La donna, di origine sinti, è stata identificata dalla polizia. Saranno intensificati i passaggi delle pattuglie in zona

“Torni a casa con gli occhi neri”. Paura nel negozio di Tigotà di Asti. Minacciata una commessa

Torni a casa con gli occhi neri”. Paura ad Asti domenica scorsa intorno alle 13 per una commessa minacciata da una cliente nel negozio Tigotà di via Cuneo.

Una donna di origine sinti - che già in passato era stata più volte notata all'interno del negozio in atteggiamenti sospetti – dopo aver notato di essere osservata dallo staff si è scagliata contro la commessa del punto vendita.

La donna è stata identificata. Saranno garantiti più passaggi in zona

Dalle offese si è passati velocemente alle minacce, con la promessa di “tornare con i rinforzi e mandare a casa le collaboratrici con gli occhi neri”. Lo staff ha quindi chiamato la polizia, intervenuta sul posto con due Volanti. La donna è stata fermata poco dopo in zona corso Savona e identificata.

In orario di chiusura, poi, le commesse si sarebbero rivolte nuovamente alle forze dell'ordine, dopo aver visto fuori dal locale più soggetti appostati.

La polizia di Stato è pronta a raccogliere eventuali querele, per procedere con la denuncia. Inoltre, saranno garantiti più passaggi da parte delle pattuglie nei pressi del punto vendita.

"Ci tuteliamo con una guardia giurata"

Non possiamo tollerare offese, minacce e atteggiamenti aggressivi nei confronti dei nostri collaboratori – fa sapere l’azienda in una nota – quanto successo è grave e vogliamo esprimere la nostra vicinanza al nostro personale per i momenti di difficoltà trascorsi. Purtroppo questi episodi si erano già verificati e abbiamo dovuto tutelarci con una guardia giurata, cosa che stanno facendo anche le attività vicine. Abbiamo da tempo segnalato alle istituzioni locali il problema ma ad oggi non ci sono state azioni tangibili e risolutive”.

Rivolgiamo nuovamente un appello urgente – aggiungono - affinché si ponga fine a questa situazione e chiediamo che il circondario venga presidiato con perseveranza per tutelare la collettività”.

Elisabetta Testa

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