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Politica | 23 ottobre 2022, 07:41

Cirio: “Due ministri piemontesi azzurri fanno bene alla Regione e rilanciano il ruolo di Forza Italia”

Il presidente si dice più che soddisfatto per le nomine di Pichetto e Zangrillo, che ascrive un po’ anche a suo merito. Adesso spera di riuscire a strappare un posto da sottosegretario per Marco Perosino, sindaco di Priocca d’Alba. “La nostra riscossa – dice – è già nei fatti”

Cirio: “Due ministri piemontesi azzurri fanno bene alla Regione e rilanciano il ruolo di Forza Italia”

Alberto Cirio gongola. È soddisfatto, non solo perché è nato un governo che definisce “amico della Regione Piemonte”, ma anche e soprattutto perché due esponenti piemontesi forzisti, Gilberto Pichetto Fratin e Paolo Zangrillo, entrambi con funzioni di coordinatori regionali di Foza Italia in Piemonte, sono assurti al rango di ministri.

Il primo ad Ambiente e Transizione ecologica; il secondo alla Pubblica amministrazione.

In un primo tempo c’era stata confusione sulle deleghe, tant’è che i due se le erano ritrovate invertite, anche se l’importante di questi tempi – vista l’aria che tirava – era essere riusciti ad essere nella lista.

Nessuno, ad esempio, aveva pronosticato l’ingresso di Paolo Zangrillo, fratello minore di Alberto, il medico personale di Silvio Berlusconi, coordinatore piemontese di Forza Italia e fresco di rielezione in Parlamento.

“Sono contento complessivamente per tutta la compagine piemontese, ma in modo particolare – afferma Cirio - per i ‘nostri’, perché andranno a ricoprire ruoli cruciali che ci consentiranno di dare finalmente quelle risposte che il Piemonte attende da tempo. Penso di aver concorso anch’io, per quanto ho potuto, alla loro nomina. Il ministero dell’Ambiente – rileva - ha voce determinante per opere pubbliche che il nostro territorio aspetta da decenni. Penso, tra tutte, all’autostrada Asti-Cuneo e alla Pedemontana. Sono certo che Pichetto Fratin, in passato assessore regionale, chiamato a guidare questo dicastero, darà un contributo decisivo per superare gli ultimi ostacoli”.

Cirio, dopo un’estate politicamente difficile, si sente ora ringalluzzito e guarda con ottimismo al futuro di Forza Italia in Piemonte e nel Cuneese, dove proprio nelle scorse settimana si sono registrate dimissioni e fughe dal partito.

“É il momento della riscossa. Chi ci dava per morti – sorride sornione - dovrà ricredersi. Su cinque ministri espressi da Forza Italia due sono piemontesi”.

Ultimo colpo per rincuorare i militanti forzisti e per dimostrare ai partner di Fratelli d’Italia e Lega che lo scettro del comando è ancora ben saldo nelle sue mani, sarebbe riuscire ad ottenere un incarico da sottosegretario per il fidatissimo Marco Perosino, sindaco di Priocca, che non ce l’ha fatta a varcare la soglia di Montecitorio.

Per quanto riguarda la vita di partito, a succedere a Paolo Zangrillo come coordinatore regionale, sarà probabilmente Roberto Pella, eletto nel collegio uninominale di Moncalieri.

A raccogliere invece l’eredità di Maurizio Paoletti, sindaco di Boves, che ha da poco lasciato la guida del partito in provincia di Cuneo, gli allibratori indicano il nome del sindaco di Bene Vagienna Claudio Ambrogio.

Giampaolo Testa

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