Una soluzione efficace e in tempi rapidi dopo quattro anni di precariato. La chiedono i portuali interinali della Compagnia Unica Paride Batini all'incontro di questo pomeriggio con Comune e Autorità Portuale che dovranno proporre le possibilità di impiego ai 33 lavoratori che rischiano di rimanere senza un contratto nonostante le promesse con tanto di accordi firmati a novembre scorso di essere ricollocati nelle partecipate comunali.
Il gruppo originariamente era composto da 120 persone che nel 2017 erano state assunte per lavorare in porto. Lentamente il numero dei componenti rimasti nel precariato si è assottigliato, prima 88, poi 86, poi 41 e adesso 33, ma una soluzione va trovata altrimenti, dicono, “siamo pronti a riprendere lo sciopero che per il momento è stato sospeso".
“Alle 14 – spiega il portuale Mirko Giorgio a La Voce di Genova - una delegazione dei lavoratori salirà in Autorità Portuale, dove è previsto un incontro, ci saranno i sindacati, dovrebbero esserci tutte le parti, quindi anche il Comune, la Culmv e i rappresentanti della agenzia interinale Intempo. Cercheremo di capire qual è la soluzione che stanno cercando per noi che non abbiamo alcun tipo di proposta. Ci troviamo lasciati a casa senza avere nessun tipo di tutela, siamo 33 famiglie, cercheremo una soluzione, di vedere quello che ci mettono sul campo”.
“C'era un accordo del 30 novembre scorso – continua - al quale è seguito un addendum il 21 aprile 2022 secondo il quale entro la metà di luglio avremmo dovuto sapere quali erano i concorsi ad hoc per noi 33, prima 41, per poterci sistemare in aziende partecipate del Comune, quindi Amiu, Aster, Amt e Genova Parcheggi con contratti stabili, e di conseguenza le 46 persone che sono state scelte dalla Ramstad sarebbero rimaste a contratto a 20 giornate somministrate presso la Intempo. Così non è stato perché noi non abbiamo avuto alcun tipo di proposta, non c'è stato nessun concorso e oggi ci troviamo qua perché la Intempo minaccia di voler far firmare queste 46 persone indipendentemente da come sta procedendo questo piano che di fatto non è mai stato avviato da parte di Comune e Autorità Portuale”.
Lo sciopero è sospeso in attesa dell'incontro, ma i portuali sono pronti a riprenderlo. “Le parti sono divise perché noi personalmente avremmo voluto continuare questa battaglia tutti insieme, così non è stato perché ci hanno diviso per cui c'è la fazione di quelli che si sentono tutelati con questo contratto da parte della Intempo e stanno facendo il loro percorso, e noi stiamo facendo il nostro. Non è giusto dire abbandonati, ma siamo due gruppi, da 86 persone siamo rimasti in 30, cioè quelli rimasti fuori. Per le altre persone c'è stata una promessa e gli animi caldi sono andati scemando. Attendiamo di sapere cosa uscirà da questo tavolo ed eventualmente programmeremo un altro sciopero andando avanti fino a che non troveranno una soluzione rapida e accettabile in tempi brevi perché ormai andiamo avanti con questa storia da quattro anni e mezzo”.
I portuali lunedì scorso avevano protestato davanti la sede della Intempo. Ieri il consiglio comunale ha affrontato la questione non riuscendo tuttavia a raggiungere un accordo su un ordine del giorno che impegnasse sindaco e giunta al sostegno nei confronti degli interinali e delle loro famiglie.
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