Né carattere, né gamba: e dov'è la novità? I giocatori sono questi e lo si sapeva: la gamba ce l'avevano Mamah e Minaj, il carattere Cantatore e D'Orazio. Da chi sono stati sostituiti? Aperta e chiusa parentesi: il portiere Trombini, da quando è titolare, ha vinto 6 partite su 6 con l'Arezzo nel girone E di serie D, subendo 3 gol complessivi, mentre Cantatore oggi ha portato a casa un 2-0 con la Fezzanese. Sarà un caso...
La scossa c'è stata, ma ha fulminato il Varese. Che non ha figli di buona donna in campo per essere una squadra "cazzuta" come pretende il nuovo tecnico: se hai una bella stoffa, non puoi costruire coperte di lana pesanti per scalare l'Himalaya. A meno di cambiarle al mercato: ma dicembre è lontano.
In uno dei pochi casi nella storia del calcio in cui cambiando l'allenatore, il risultato peggiora, e di molto (dovrà ammetterlo anche De Paola, che pure ha detto di essere partito con una sconfitta anche a Lecco, dove poi dai playout è arrivato ai playoff di C), l'unica certezza è che un tifoso biancorosso, qualunque esso sia, stasera si sente umiliato, più che per il 4-1, per il quartultimo posto in classifica a +3 dall'ultimo, con 13 gol presi in 6 gare (bisogna chiedersi perché, oltre ad annotarlo, e non dobbiamo essere solo noi a farlo), senza un briciolo di quella corsa e di quel carattere così evocati come se fossero naturali.
Dopo il primo gol subito dalla Varesina, è come se la squadra fosse scomparsa dal campo perché, sotto la pressione di dover essere cattiva, con giocatori in realtà bravi, buoni e spesso belli (nel senso di bel gioco), non ha più avuto nulla a cui appigliarsi, né le vecchie certezze spazzate via, né quelle nuove solo in fieri e da coltivare, andando al fosso.
C'è sempre una lista di colpevoli per le sconfitte del Varese, a volte l'allenatore, altre il giornalista, altre ancora i giocatori, si chiamino Pastore (cambio tardivo, infatti la-Varesina-o-il-cielo-che-decide-per-tutti-noi segna il 3-1 mentre è sul punto di entrare) o Disabato ecc.: andando avanti così, l'elenco diventerà infinito, senza arrivare mai in cima, o in fondo: chi ha costruito la squadra? Chi ha cambiato e chi ha avallato il tutto? Prima o poi, forse, lo scopriremo o sentiremo dire con la stessa umiltà che si chiede ai giocatori, di fronte a errori lampanti: "Scusate, abbiamo sbagliato", proprio come ha fatto, molto onorevolmente e doverosamente, l'ultimo arrivato De Paola.
Noi siamo convinti che questo gruppo sia tecnicamente e caratterialmente più debole dell'ultimo ma, soprattutto, che i giocatori attualmente in rosa non abbiano bisogno di reprimende, lavate di capo, epurazioni: sono ragazzi normali, nemmeno scadenti, che vogliono solo giocare a calcio. Più che purghe, hanno bisogno di stare assieme e fare gruppo, non di essere presi a pedate. Nemmeno delle carezze, finché non se le meritano, ma non è un caso che Porro riuscì a farci vincere i playoff con la solidarietà e la complicità.
Complimenti alla Varesina e a chi ha costruito la squadra: i veterani ci sono e sono di personalità, insegnano l'arte e il carattere ai giovani e sembrano giocatori giusti al posto giusto. La Varesina ha una faccia chiara ed è quella di Poesio: quella del Varese invece qual è? E se dopo due sconfitte e un pari, come accaduto a Spilli e ai suoi, affronti così il derby, facendo sfogare gli avversari per venti minuti e poi asfaltandoli, significa che sai affrontare la vita, e il campionato, nel modo giusto.
Detto questo: il Varese a una sola sconfitta dall'ultimo posto (ma anche a -8 dal primo) è una cosa troppo da Varese perché sia abbandonato.
Sport | 09 ottobre 2022, 20:21
IL COMMENTO. Le non colpe di Porro-2
Il Varese è incappato in uno dei rarissimi casi del mondo del calcio in cui il cambio in panchina produce un risultato peggiore dell'ultimo. Dalla Varesina bisogna imparare per prima cosa a fare il mercato e a fare gruppo nelle difficoltà. A meno che il 4-1 subito sia colpa solo di chi gioca, allena o scrive articoli...: la lista è sempre lunga, ma non si arriva mai in fondo
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