Centinaia di uomini a terra e mezzi in mare a Imperia per l’esercitazione internazionale antinquinamento: ha preso il via stamattina, a partire dalle 8, l’operazione “Ramogepol” e “U Portu 2022” che impiega 18 i mezzi aereo-navali.
Un’esplosione a bordo, le cui cause sono sconosciute, ha provocato nello scafo ormeggiato davanti alla costa una falla nella zona poppiera, lato dritto, con il danneggiamento di una cassa di fuel oil e di una cassa contenente soda caustica trasportata alla rinfusa allo stato liquido. Non ci sono stati feriti, ma si sono riversate in mare grandi quantità di olio combustibile (stimate in 100 m3) e soda caustica (stimate in 300 m3).
La marea nera è rappresentata da ‘lolla’ di riso e le operazioni in mare si svolgono in base al movimento della ‘lolla’. Si presume che una parte degli idrocarburi fuoriusciti raggiunga le coste dei comuni di Imperia e Mentone. Dopo aver valutato la situazione e i risultati della prima simulazione sulla deriva delle chiazze di petrolio, i cui risultati indicano che l'inquinamento potrebbe raggiungere sia Imperia che Mentone sulla terraferma, verrà attivato il piano RAMOGEPOL.
Il nostro Paese è rappresentato da Castalia-MiTE, Capitaneria di Porto e Marina Militare. Per l’Accordo Ramoge sono presenti una nave noleggiata da Eni ed una dell’Emsa. Le operazioni sono coordinate dalla Prefettura di Imperia con il supporto di Comune e Regione Liguria sulla spiaggia del Parco urbano. Per questa attività sono impegnati un centinaio di volontari formati dal Dipartimento di Protezione Civile con Legambiente, facenti parte del Progetto Neptune III. Arpal Liguria e Ispra e Cnr Ias di Oristano, forniscono il supporto tecnico scientifico per tutta l’esercitazione che prevede la presenza dei membri dell’Iopc Funds e dell’Accordo antinquinamento Atm (Algeria-Tunisia-Marocco).
Nel pomeriggio, alle 14,30, al Museo Navale verranno illustrati i risultati dell’esercitazione e le caratteristiche principali dell’accordo internazionale Ramoge con la partecipazione del ministero della Transizione Ecologica, delle autorità italiane, francesi e monegasche coinvolte. Presenti anche i responsabili di Ramoge.
Periodicamente vengono compiute esercitazioni di carattere internazionale per testare le capacità di contrasto in caso di inquinamenti accidentali in mare. A Bastia, in Corsica, ad esempio, era stata simulata la collisione tra navi con il successivo sversamento di idrocarburi per testare l’efficacia e il coordinamento degli interventi per la tutela delle acque e delle coste protette dalla Convenzione franco-italo-monegasca “Ramoge”. Come previsto dal piano di emergenza “Ramogepol”, anche a Imperia, è previsto l’intervento in cooperazione tra i tre Paesi firmatari in caso di inquinamenti accidentali.
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