Il Nazionale

Cronaca | 05 ottobre 2022, 19:28

Il dramma di Rivoli non è un caso isolato: nel 2022 48 morti sul lavoro in Piemonte, 35mila le denunce di infortunio

A livello nazionale i decessi sono stati quasi 600 e le segnalazioni di incidenti quasi 400mila. Ferraris (Cisl): "Ripetiamo da anni che bisogna fermare la scia di sangue, ma nessuno ci ascolta"

Il dramma di Rivoli non è un caso isolato: nel 2022 48 morti sul lavoro in Piemonte, 35mila le denunce di infortunio

Un altro dramma sul lavoro, che ancora una volta colpisce Torino. I fatti di Rivoli di questa mattina, dove tre operai sono rimasti coinvolti dal cedimento in un cantiere edile durante alcuni lavori di ristrutturazione di una facciata, sono solo gli ultimi di un elenco che fatica a esaurirsi.

Duplice intervento per il ferito più grave

Il più grave dei tre feriti di oggi ha subito un politrauma: trauma cranico, toracico e addominale, con lesioni a bacino e femore. E' stato trasferito alle Molinette per un intervento d'urgenza perché ha subito una rottura dell'aorta e per embolizzargli la milza. L'operazione è riuscita: gli è stata sistemata una endoprotesi aortica. Dopodichè il paziente è stato di nuovo portato al Cto per essere sottoposto a un secondo intervento, questa volta per stabilizzare le fratture al bacino e agli arti inferiori. La prognosi ovviamente resta riservata.

I numeri drammatici del 2022

Secondo quanto riportato dalla Cisl Piemonte, che proprio nella giornata di oggi aveva organizzato con la presenza di Cgil e Uil un convegno sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, sono stati 48 i decessi sul luogo di lavoro dall'inizio dell'anno in Piemonte, mentre le denunce di incidenti sono state circa 35mila. Numeri che vanno a collocarsi in una cornice più ampia che - su scala nazionale - sfiora i 600 morti e le quasi 400mila segnalazioni di infortunio.Delle 35mila segnalazioni in Piemonte, più di 28mila provengono dal mondo dell’industria e dei servizi, un migliaio dall’agricoltura e quasi 5mila dalla pubblica amministrazione. La fascia di età più colpita è quella compresa tra i 50-54 anni (4.553 infortuni denunciati), seguita da quella 55-59 (con 4.265) e 45-49 (con 4.281)."Un altro episodio terribile che scuote ancora una volta le nostre coscienze e ci colpisce profondamente - ha detto Alessio Ferraris, segretario generale Cisl Piemonte -. Lo ripetiamo da anni ormai che bisogna fermare questa scia di sangue, ma i nostri appelli non vengono raccolti”.      

Una proposta operativa alla giunta regionale

Sono stati circa 300 i delegati che si sono riuniti questa mattina per l'incontro sindacale in vista delle iniziative congiunte sul tema della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, in programma in tutta Italia tra il 17 e il 21 ottobre 2022, con manifestazione conclusiva il 22 ottobre, in Piazza Santi Apostoli, a Roma. Erano presenti anche il segretario generale della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo e il segretario regionale Uil, Francesco Lo Grasso. "Insieme a Cgil e Uil - ha aggiunto il segretario generale aggiunto Cisl Piemonte, Luca Caretti – presenteremo nelle prossime settimane una proposta operativa alla Giunta regionale che va nella direzione di garantire diritti e maggiori tutele ai lavoratori piemontesi”.

Continua lo stillicidio di infortuni nei cantieri edili – ha dichiarato Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro - spesso causati da impalcature montate male, per la fretta dovuta agli elevati costi dei ponteggi in questo periodo di bonus e superbonus o per la mancanza di personale esperto e adeguatamente formato. Otre al dramma umano dei lavoratori e delle loro famiglie, c’è un elevato costo sociale che è sempre più insopportabile e richiede interventi più pressanti da parte di Istituzioni e organi di controllo”.

Duro anche il commento della Cgil di Torino: "È evidente che quanto fatto finora - per esempio sul fronte degli organici e delle funzioni dell'Ispettorato del lavoro -  non è sufficiente. Il settore edile, sotto stress per gli effetti del superbonus, appare l'epicentro di un sistema dove la salute e la vita stessa delle persone non sono al primo posto. Occorre un salto di qualità anche dell'azione sindacale sulla sicurezza nel lavoro: già avevamo messo in cantiere una settimana di iniziative unitarie per fine ottobre, ma già in queste ore stiamo lavorando per una risposta immediata a questa ennesima tragedia".

I precedenti: da via Genova a corso Maroncelli

Sono stati purtroppo molti gli episodi simili cui è subito corso il pensiero questa mattina dopo la notizia del crollo del cantiere. Da quello tragico di via Genova, dove il crollo di una gru costò la vita a tre operai, fino a quello più recente di corso Maroncelli, dove si staccò un montacarichi schiantandosi a terra.

Massimiliano Sciullo

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