Il Nazionale

Cronaca | 30 settembre 2022, 15:09

Convitto Colombo, dopo il terremoto problemi di stabilità: chiuso il refettorio per tre mesi

Il rettore: “Da settimana prossima saranno disponibili circa 130 posti su 300 nel refettorio”

Convitto Colombo, dopo il terremoto problemi di stabilità: chiuso il refettorio per tre mesi

Problemi di stabilità per l’istituto Onnicomprensivo C. Colombo. Dopo il terremoto della scorsa settimana i tecnici di Città Metropolitana hanno individuato alcune criticità nella copertura dell’ala centrale del refettorio.

“Il soffitto del locale refettorio è composto da un canniccio alla genovese antico - spiega Andrea Giacobbe, rettore del Convitto Nazionale C. Colombo - Il terremoto l’ha mosso e dunque è stata bloccata l’agibilità del refettorio. Il refettorio è composto da tre ali: l’ala centrala interessata da questo distacco, un’ala laterale con una copertura in cemento armato e l’altra con la copertura di un cannucciato molto più recente”. 

L’intera area del refettorio è stata dunque chiusa. In attesa di poter recuperare l’agibilità di parte del locale refettorio, l’istituto ha disposto che i pasti dei semiconvittori siano erogati in classe, attraverso un servizio di veicolazione a carico del personale interno.  

“I tecnici dovranno isolare la parte centrale per permettere l’accesso - continua Giacobbe - Sono previsti circa tre mesi di lavori per il ripristino della parte danneggiata, così ci hanno detto i tecnici di Città Metropolitana. Spero dalla prossima settimana nell’apertura parziale del refettorio, nella parte non interessata dal distacco di materiale. Appena sarà possibile saranno circa 130 i posti disponibili nel refettorio, a fronte dei 300 coperti al giorno che avevamo fino a qualche giorno fa. Da settimana prossima saremo a circa metà della capienza. Al momento eroghiamo i pasti in aula e il servizio riusciamo ad erogarlo perché abbiamo la cucina interna”.

Marco Garibaldi

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