Il Nazionale

Cronaca | 29 settembre 2022, 16:52

Rapina di Grinzane, ad Asti via al processo al gioielliere Roggero

Prima udienza in Tribunale ad Asti di fronte ai giudici togati e popolari della Corte d’Assise. Una ventina i testimoni nelle liste depositate dalle parti. La difesa chiederà l’acquisizione agli atti delle perizie psichiatriche effettuate sul commerciante

Rapina di Grinzane, ad Asti via al processo al gioielliere Roggero

Era completamente capace di intendere il gioielliere Mario Roggero quando poco dopo le 18,45 di quel mercoledì, 21 aprile 2021, sparò quattro colpi dalla sua 38 Special in direzione dei tre rapinatori appena al di fuori della sua gioielleria di via Garibaldi 71 a Gallo Grinzane, ferendo il primo mentre questi si apprestava a risalire sulla Ford Fiesta bianca con la quale il terzetto era arrivato e colpendo a morte i suoi complici? Ricorrono o meno, in quella azione, i presupposti che l’ordinamento penale richiede affinché possano ricorrere gli estremi della legittima difesa?

Sono probabilmente questi i due principali quesiti ai quali, a partire dall’udienza in programma nella mattinata di domani, venerdì 30 settembre, gli otto giudici (due togati e sei giudici popolari) della Corte d’Assise composta presso il Tribunale di Asti saranno chiamati a decidere valutando gli atti e ascoltando i testimoni che saranno ammessi a deporre nel processo, a partire dalla ventina che attualmente compongono le liste già depositate dall’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Davide Greco, e dalla difesa del 68enne commerciante, ora rappresentata dall’avvocato Dario Bolognesi, nei mesi scorsi subentrato al collega albese Stefano Campanello, che ha patrocinato il gioielliere sin dalle prime ore dopo i fatti, e all’astigiano Aldo Mirate, affiancatosi a quest’ultimo in un secondo momento, prima di mancare nelle scorse settimane.  

All’udienza preliminare celebrata nel luglio scorso davanti al Gup Francesca Di Naro, il legale ferrarese, ma con studi a Milano e Roma, comunicò la decisione di optare infine per il rito ordinario, revocando la precedente richiesta di accedere a un rito abbreviato condizionato però a una perizia psichiatrica.

Proprio a incardinare il processo mettendone in calendario passaggi che non si annunciano comunque brevi – a partire dal fatto che la stessa giuria popolare è in questo momento impegnata anche in un altro procedimento – servirà l’udienza che domattina vedrà lo stesso Roggero presente in tribunale.

"Questo primo momento servirà principalmente alla formazione del fascicolo dibattimentale – conferma l’avvocato Bolognesi –, nel quale, insieme agli elenchi dei testimoni ammessi dovranno entrare i vari accertamenti 'irripetibili' effettuati in seguito ai fatti. Al contempo, le parti potranno ovviamente chiedere l’acquisizione di ulteriori atti. Per quanto ci riguarda lo faremo per le diverse perizie psichiatriche effettuate su Roggero nei mesi scorsi. Dopodiché si procederà a sentire i testimoni, a partire da quelli dell’accusa, oltre che ovviamente lo stesso Roggero".  

Tre, lo ricordiamo, le ipotesi di reato di cui è accusato il gioielliere che, inizialmente indagato per omicidio colposo per eccesso di legittima difesa, è stato infine rinviato a giudizio per duplice omicidio volontario – per l’uccisione dei rapinatori Giuseppe Mazzarino e Andrea Spinelli. Poi per tentato omicidio, per il ferimento del terzo rapinatore - l’albese Alessandro Modica, che per la tentata rapina ha intanto patteggiato una pena di 4 anni e 10 mesi, tanto che tuttora risulta recluso in carcere a La Spezia. Quindi per porto abusivo di arma da sparo, per aver utilizzato il suo revolver, regolarmente detenuto, fuori dal negozio.

Quattordici le parti civili ammesse al processo – sono lo stesso Modica e i diversi congiunti delle vittime, questi ultimi rappresentati dagli avvocati Marino Careglio e Giulia Elena Mondino del foro di Torino per i familiari di Spinelli, dai colleghi Angelo Panza e Giuseppe Caruso, anche loro del foro torinese, per quelli di Spinelli – e nei confronti delle quali Mario Roggero ha messo recentemente a disposizione una somma di 300mila euro a titolo di risarcimento, "distribuiti secondo le richieste delle stesse", come riferito dal suo legale. Somme che le parti civili hanno sinora accettato a titolo di anticipo.

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