Sono migliaia e sempre più giovani gli ambientalisti di Fridays for Future che questa mattina sono tornati a manifestare in difesa dell’ambiente, preoccupati per i cambiamenti climatici.
Il percorso
Il corteo, partito da piazza Statuto, ha imboccato corso Regina Margherita, in direzione fiume Po e piazza Vittorio. Qui, all’ora di pranzo, avranno luogo diverse iniziative come il pranzo condivido o lo scambio di vestiti usati, per sensibilizzare sul tema ambiente.
"Crisi climatica fuori dalla campagna elettorale"
Un tema che i partiti hanno “lasciato fuori dalla campagna elettorale”. È questa la denuncia dei giovani ambientalisti: “Le chiacchiere stanno a zero, le emissioni di Co2 purtroppo no” affermano. “Per l’ennesima volta quasi tutta la politica ignora la crisi climatica o fa finta di affrontarla. Rischiamo di perdere gli ultimi anni utili per contrastare le drammatiche conseguenze della crisi climatica”.
Siccità e fiume in secca
Eppure gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti, tanto nel mondo quanto in Piemonte. La siccità mia vista prima, i fiumi in secca, ma anche gli agricoltori sul lastrico. Segnali inequivocabili. “Il tutto mentre le bollette (anche quelle per l’aria condizionata!) esplodono e si riaprono le centrali a carbone” dicono i giovani.
Alla manifestazione hanno partecipato anche Marco Grimaldi (Luv) e Angelo d’Orsi, oltre alla consigliera comunale Sara Diena.
Oltre all’ambiente, spazio in piazza per riflessioni e accuse sull’alternanza scuola-lavoro. Per i tre segretari di Cgil Cisl Uil Torino, Enrica Valfrè, Domenico Lo Bianco, Gianni Cortese “occorre usare efficacemente le risorse del PNRR: per la riconversione energetica degli edifici, per ridurre la mobilità dei mezzi inquinanti, per consumare in modo consapevole. Nel contempo, bisogna tutelare chi lavora nelle fabbriche che inquinano o che cambiano le loro produzioni: la transizione ecologica dev'essere sostenibile anche socialmente. Parteciperemo alla manifestazione volendo anche ricordare Giuliano, morto venerdì scorso sul lavoro, durante un percorso di alternanza scuola-lavoro. Gli infortuni mortali sono in crescita, sono figli della precarietà, della impreparazione e, a volte, della mancanza di scrupoli. Lo sfruttamento del lavoro, in particolare dei giovani, è l'altra faccia del trattamento riservato al pianeta. Saremo in piazza per affermare il diritto di tutte e tutti di vivere in un ambiente che non uccide, di una società che consideri il lavoro fonte di vita, di dignità, di opportunità, di reddito e non di rischio, a volte mortale. Bisogna impegnarsi per cambiare il presente e dare un futuro migliore alle nuove generazioni.”
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