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Politica | 21 agosto 2022, 12:57

Dopo la candidatura di Castelli con il Pd, Saverio Mazza si autosospende. I vertici regionali a Roma: "Difendere i territori"

L'esponente dem: "In politica si sta con dignità". La candidata di Impegno Civico replica: "Basta insulti e odio". Nota della segreteria regionale del partito a quella nazionale: "Evitiamo le candidature divisive"

Dopo la candidatura di Castelli con il Pd, Saverio Mazza si autosospende. I vertici regionali a Roma: "Difendere i territori"

Animi agitati dentro il Partito Democratico torinese, a poche ore dalla consegna delle liste per le elezioni del 25 settembre. Saverio Mazza, ex responsabile organizzazione Pd Torino e attualmente membro della direzione metropolitana dem, si è autosospeso dal partito.

Mazza: "In politica conta anche la dignità"

La decisione è legata alla candidatura, nelle liste Pd a Novara, dell'ex M5s Laura Castelli (ora con Impegno Civico di Di Maio). "Essendo un semplice iscritto non posso minacciare alcuna dimissione, anche perché quelle si danno e non si minacciano - ha scritto sulla sua pagina Facebook - Se dal punto di vista politico mi rendo conto che l'accordo elettorale con Impegno Civico di Di Maio imponga delle candidature comuni nei collegi uninominali, tutto ciò non può esimerci da una valutazione di queste in base alla loro storia politica e il rapporto tra questa e la nostra, quella del Pd".

Mazza sottolinea che "essere in un collegio come non eleggibile poco importa, in politica ci si sta non solo con i numeri, ma anche con la dignità indipendentemente dalla sicurezza di essere eletti o meno. Per questo, per quanto poco possa essere, mi autosospendo dal Pd fino a quando non verrà rivalutata la decisione di candidare Laura Castelli nella coalizione di centrosinistra in Piemonte. I motivi sono noti e non c'è bisogno di elencarli".

Il Pd piemontese a Roma: "Non sacrificare le candidature territoriali"

Nel frattempo, una nota della segreteria regionale del Pd a quella nazionale, invita i vertici romani "a non sacrificare eccessivamente le candidature che rappresentano la migliore espressione del territorio, con comprovata dimostrazione di radicamento e consenso. Le radici nel territorio sono essenziali per presentarsi in modo convincente agli elettori, soprattutto sui collegi uninominali".

"È nostro dovere, peraltro, segnalare la forte preoccupazione dei militanti del territorio nei riguardi dell’ipotesi di sacrificare candidature territorialmente forti per fare spazio a figure alleate particolarmente divisive - conclude la missiva del Pd Piemonte - Scelte di questo tipo rischierebbero di compromettere l’entusiasmo e la partecipazione di molti militanti".

Castelli: "Basta attacchi, insulti e odio"

Nel frattempo, sulla questione candidature arriva poi un commento della stessa Castelli: "Scopro dai giornali, e da qualche simpatico tweet, che sarei candidata all'uninominale di Novara. No grazie, 'casa mia' è Collegno, se la coalizione ha fatto altre scelte ne prendo atto e in pieno spirito di squadra darò il mio contributo nei plurinominali di Impegno Civico, sperando però che questa campagna elettorale sia caratterizzata da proposte per i cittadini e no da attacchi, insulti e odio". Il vice ministro dell'Economia e delle Finanze aggiunge: "Con Impegno Civico abbiamo una proposta chiara, la sfida è andare oltre il 3%, daremo il massimo per raggiungere l'obiettivo".

Mazza fa retromarcia sull'autosospensione

A stretto giro di posta ecco il commento alle sue parole di Saverio Mazza: "Leggo che Laura Castelli avrebbe scoperto dai giornali e dai social di essere candidata in un collegio uninominale di Novara per il centrosinistra che essendo “casa sua” Collegno non ha mai avuto intenzione di candidarsi. Bene la precisione, anche se con ritardo sospetto", aggiunge Mazza, che fa retromarcia sull'autosospensione. "Giusto prendere atto e concentrarsi, ora, a vincere le elezioni del 25 settembre, lottando fino all’ultimo voto anche nei collegi sulla carta perdenti".

Furia: "Comprese le nostre ragioni"

"Questa mattina la segreteria regionale del Pd Piemonte ha diramato una nota con cui si chiedeva di non sacrificare ulteriormente candidature del nostro partito in favore di operazioni poco sostenibili dal punto di vista del consenso. L'esito di questa discussione è stato il ritiro di Laura Castelli dal collegio del Pd di Novara / Verbania, collegio già investito dalla cancellazione dalle liste del sottoscritto per un'altra operazione con gli alleati", ha dichiarato il segretario regionale del Pd Paolo Furia.

"Ringrazio il partito nazionale per aver compreso le nostre ragioni e aver operato in questa direzione, preservando la dignità del nostro gruppo dirigente. Ora - ha concluso Furia - auspichiamo che si possa chiudere questa difficile dinamica sulle liste e partire con le cose serie".

redazione

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