Il Nazionale

Cronaca | 03 agosto 2022, 07:14

Bimbo salvato ai Bagni San Nazaro: esposto in Procura della madre, al vaglio le responsabilità

Ieri il piccolo, che a breve compirà sette anni, è stato sottoposto a visite di controllo al Gaslini

Bimbo salvato ai Bagni San Nazaro: esposto in Procura della madre, al vaglio le responsabilità

Un esposto alla Procura della Repubblica per verificare eventuali responsabilità per una tragedia sfiorata: è quanto sottoscritto e depositato dalla mamma del bimbo di sei anni che il 13 luglio è stato salvato dagli assistenti ai bagnanti dello stabilimento balneare genovese San Nazaro. I bagnini lo hanno tirato fuori dall'acqua dopo che un tutor di un Centro estivo, diverso da quello dove si trovava il piccolo, lo aveva notato immobile sul fondo della piscina.

Il piccolo, dopo essere stato tirato fuori dall'acqua, e intubato è stato trasferito in Rianimazione al "Gaslini" dove é rimasto per due giorni. Poi, dal coma farmacologico, è stato svegliato e ha trascorso quattro giorni in Pediatria d'urgenza dove hanno effettuato diversi esami per riscontrare se il principio di annegamento avesse causato danni permanenti che, per fortuna, sono stati scongiurati. Il suo cuore, comunque, ha accusato una certa sofferenza, seppur di pochi istanti, mentre si trovava sott'acqua.
Il ragazzino è stato sottoposto, proprio ieri, a ulteriori controlli medici da parte del personale dell'ospedale pediatrico con una risonanza magnetica ed un elettrocardiogramma.

La mamma, rifugiata di guerra, proveniente dell'Ucraina, ospite presso la parrocchia San Martino d' Albaro vuole conoscere la dinamica dell'incidente ed eventuali responsabilità poichè lei stessa aveva specificato, al momento dell'iscrizione presso il centro estivo, che il figlio non sapeva nuotare. Appare improbabile che il ragazzino si possa essere gettato in piscina, come ipotizzato in un primo momento.


Come spiegato dalla donna,  O.M. suo figlio era stato iscritto, il 4 luglio, al Centro estivo Capitan Levante" di Borgoratti per stare con gli altri bambini ed imparare l'italiano.
Il 14 luglio era in programma una giornata al mare per i ragazzi del Centro ma la presenza di meduse aveva convinto gli accompagnatori a ripiegare sulla piscina.

Tocca ora alla Procura verificare se dovessero essere presenti estremi di reato da parte di chi doveva vigilare sul bambino: la mamma ha nominato il penalista Stefano Corsini quale avvocato di fiducia.

Massimiliano Bordoni

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