Il Consiglio comunale di ieri a Sanremo, anche se il problema è ben presente da anni, ha consegnato nuovamente all’intera provincia di Imperia l’ennesima questione pubblica che fa discutere da decenni.
Questa volta è l’acqua a farla da padrone ma i temi sono tanti, annosi e irrisolti per errori, interessi e forse anche scarsa capacità. Proprio questo è emerso, dopo tanto, nel corso dell’assise di ieri. Sono stati in particolare i Consiglieri Artioli e Robaldo a mettere sul tavolo le responsabilità pregresse su quanto fatto (o forse meglio dire non fatto) negli ultimi anni.
Pensando all’acqua, però, non possiamo certo dimenticare le problematiche della raccolta dei rifiuti, i trasporti, la sanità, e i servizi ai cittadini in generale. Tornando alla crisi idrica è fuori discussione che la scarsità di precipitazioni è sotto gli occhi di tutti ed è ovviamente anche la ‘colpa’ della siccità che stiamo vivendo. Ma anche l’assenza di investimenti e la lungimiranza su pozzi e invasi hanno le loro responsabilità, da addossare a chi?
Proprio questo, azioni di responsabilità, sono stati chiesti da Robaldo e Artioli ma anche dall’ex Sindaco. Ecco, proprio questo ci si chiede sempre, quando i problemi sono come quelli dell’acqua: chi paga? Alla fine sempre ‘Pantalone’, come sta accadendo per i rifiuti. La Tari aumenterà a breve in modo considerevole, perché alcuni anni fa era stato ufficializzato l’avvio del ‘Biodigestore’ di Colli che avrebbe risolto magicamente i problemi e che, invece, è ancora fermo al palo.
E anche in questo caso, chi paga? Ieri Robaldo lo ha detto chiaramente: “Se apriamo il ‘Lotto 7’ alla discarica mi dimetto!” Parole chiare ma condivisibili, visto che quando è stato aperto il ‘6’ (con le relative forti proteste e manifestazioni contrarie) era stato chiaramente detto che non ci sarebbe stato un eventuale successore e che il Biodigestore sarebbe stato pronto per l’emergenza che, arrivata adesso, vede i nostri rifiuti portati nel savonese.
Ora siamo alle prese con due questioni alle quali la politica deve mettere mano: acqua e rifiuti. Ma bisogna farlo con cognizione di causa, con capacità e anche coraggio. Cosa si aspetta a farlo? Ieri Rivieracqua ha annunciato che a breve partiranno i lavori del ‘Masterplan’ tra Imperia e Diano Marina (che però dovevano iniziare un anno fa) ma i guasti alle tubazioni, quasi tutte molto datate, si susseguono quotidianamente. Il privato riuscirà a evitare tutto ciò. Noi la risposta, al momento, non le abbiamo”.
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