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Politica | 18 luglio 2022, 18:20

Cuneo, l’ex assessore Davide Dalmasso lascia il Consiglio. Nella lettera di dimissioni nessuna polemica

Alla prima seduta della rinnovata assemblea l’addio dell’esponente di "Centro per Cuneo", assessore per dieci anni con Federico Borgna e rieletto a giugno con 210 preferenza. Al suo posto Serena Garelli. Assente il consigliere Pittari, che ha lasciato il PD, per impegni lavorativi

Cuneo, l’ex assessore Davide Dalmasso lascia il Consiglio. Nella lettera di dimissioni nessuna polemica

Avvio con sorpresa per il rinnovato Consiglio comunale cuneese.

Dopo la polemica uscita di Antonino Pittari, che venerdì ha comunicato la propria intenzione di abbandonare le fila del gruppo consiliare del Partito Democratico e assente per "impegni lavorativi", la prima seduta della rinnovata assemblea, riunita da pochi minuti a palazzo civico, si è aperta con l’addio all’assise di Davide Dalmasso, esponente di "Centro per Cuneo", seconda forza della coalizione, e assessore di peso delle due Amministrazioni a guida Borgna, con deleghe a Mobilità e Ambiente.

Avvocato classe 1971, Dalmasso era stato rieletto nelle scorse settimana con 210 preferenze, dopo Luca Serale, Valter Fantino, Cristina Clerico e Luca Pellegrino, tutti designati nella nuova Giunta guidata da Manassero. Al suo posto subentrerà Serena Garelli, primo dei non eletti della stessa formazione.

Dalmasso si è dimesso questa mattina, consegnando una lettera scritta in Comune.

Nella lettera con la quale ha comunicato la sua decisione, letta in consiglio, Dalmasso non lascia spazio alla polemica, né fa alcun cenno al fatto che non è stato riconfermato aassessore dopo 10 anni.

Ha ripercorso, invece, la sua avventura e le cose fatte in dieci anni, tra cui la pedonalizzazione di via Roma, la rete ciclabile, l'ampliamento del parco fluviale, la piantumazione di centinaia di alberi, il parco Parri, la raccolta differenziata, la ZTL, la promozione della mobilità dolce.

Questo il testo della lettera:

"Dieci anni fa iniziava, un po’ inaspettatamente, la mia avventura nella giunta di Cuneo, in compagnia di colleghi da poco conosciuti con i quali si è poi creato un bel legame, ed a sostegno di un grande Sindaco, una grande persona - poi diventato anche e soprattutto un grande amico - Federico Borgna. Ho ascoltato, studiato, imparato e lavorato tanto nel massimo rispetto per l’Istituzione che stavo rappresentando e con l’entusiasmo di poter contribuire a migliorare la nostra Città.

Ho avuto la possibilità’ di dare un fattivo contributo nella realizzazione di tanti interventi (la pedonalizzazione di Via Roma, la riqualificazione del centro storico, la strutturazione della rete ciclabile, l’espansione del Parco Fluviale, la piantumazione di centinaia di alberi, la nascita di Parco Parri etc), di cambiamenti che sembravano epocali per la nostra cittadina (il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta, l’istituzione della Ztl, la promozione della mobilità dolce etc) e la fortuna di farlo avendo accanto collaboratori e dirigenti preparati, capaci e lungimiranti con i quali abbiamo fin da subito fatto squadra e che non ringrazierò mai abbastanza.

Ho vissuto momenti difficili, impegnativi, di grandissima responsabilità – penso alla gestione del Centro Operativo Comunale durante il periodo della pandemia e la realizzazione del centro vaccinale – per i quali nessuno di noi era preparato. In questo percorso degli errori sono stati fatti ma, in ogni occasione, bella o brutta che fosse, non mi sono mai nascosto mettendoci sempre la faccia, com’era giusto che fosse dato il ruolo che stavo ricoprendo.

Questa parentesi amministrativa, per me appassionante, gratificante e totalizzante, si è oggi conclusa. Per questa ragione, pur continuando ad amare visceralmente la nostra fantastica Città, ho deciso di dimettermi dal Consiglio Comunale.Ringrazio amici, colleghi, collaboratori e cittadini che mi hanno appoggiato in questa esperienza e da ultimo nelle elezioni appena concluse. Siete stati il motore di tutto!Un grazie va anche a coloro che mi hanno avversato perché ho imparato una volta di più che solo grazie al confronto si può crescere. Il motto del mio corso allievi ufficiali degli alpini recitava: VERBA MOVENT EXEMPLA TRAHUNT (le parole incitano, gli esempi trascinano) ecco io, a dare un piccolo esempio, ci ho provato con tutte le mie forze. Ad maiora perché….mai dire mai!"

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