Il Nazionale

Cronaca | 12 luglio 2022, 15:15

Rapina sulla pista ciclabile, in Appello confermate le condanne per i tre imputati marocchini: minacciarono di sgozzare con un coltello un 45enne

I giudici della seconda sezione hanno comminato 5 anni di carcere così come deciso nel gennaio scorso dal Tribunale di Imperia. I fatti avvenuti a Sanremo: alla vittima vennero rubati soldi, cellulare e carte bancomat

Rapina sulla pista ciclabile, in Appello confermate le condanne per i tre imputati marocchini: minacciarono di sgozzare con un coltello un 45enne

Confermate dalla Corte d’Appello di Genova le condanne emesse nei confronti dei tre imputati di origine marocchina finiti a processo con l’accusa di rapina. I giudici della seconda sezione hanno infatti inflitto 5 anni di carcere, così come stabilito nel gennaio scorso dal Tribunale di Imperia Russo, presidente con a latere Minieri e Romano, a W.A., di 21 anni, K.M di 24 anni, e O.Y. 23enne.

Secondo la ricostruzione effettuata dalla Procura imperiese i tre avrebbero rapinato, sulla pista ciclabile di Sanremo, un 45enne. In particolare gli imputati avrebbero prima avvicinato la vittima che passeggiava lungo il tracciato della ciclabile e successivamente l’avrebbero minacciata con un coltello alla gola. I tre con violenza, e con l’uso dell’arma, sarebbero riusciti a rubargli un marsupio contenente oltre i soldi anche uno smartphone  e il bancomat. Infine, secondo le indagini svolte dalle forze dell’ordine, avrebbero con la forza portato il 45enne nei pressi di una spiaggia minacciando di sgozzarlo per riuscire ad ottenere il pin della carta bancomat e del cellulare. Dopo averlo rapinato i tre scapparono, ma vennero individuati poco dopo dagli investigatori.

Così come avvenuto in primo grado anche oggi il collegio dei difensori, composto dai legali Mario Ventimiglia, Luca Ritzu e Davide La Monica, hanno chiesto l’assoluzione per i propri assistiti in quanto i tre rapinatori non sono stati riconosciuti in modo preciso dalla vittima. Non appena la seconda sezione della Corte d’Appello depositerà le motivazioni i legali valuteranno il ricorso per Cassazione.

Angela Panzera

Commenti