La sua storia era finita anche in televisione, tra i servizi che dipingono il dolore delle famiglie in affanno per i troppi debiti.
Ora, a distanza di qualche mese, per l'astigiano Maurizio Sartor è nuovamente tornato a splendere il sole.
60 anni, agricoltore di Sessant, rischiava di vedersi mettere all'asta casa e azienda agricola.
Un mutuo, una garanzia e la morte improvvisa del fratello
L'incubo di Maurizio inizia, di fatto, nel 2019. Qualche tempo prima lui e il fratello avevano fatto un mutuo, ponendo a garanzia la pensione di mille euro del fratello. Il fratello di Maurizio, però, muore nel 2019 e da quel momento la pensione di mille euro non c'è più. Maurizio, che non può ancora andare in pensione, si trova a dover pagare mille euro al mese, pur non avendoceli. Iniziano i pignoramenti e Maurizio, che vive da solo senza moglie né figli, non sa cosa fare. Gli resta solo un fratello che, però, non vive con lui.
Così aveva deciso di rivolgersi a Federcontribuenti, che, tramite il direttore generale Enzo Tagliareni, aveva chiesto immediatamente la sospensione temporanea dei pagamenti.
Oggi è arrivata la bella notizia.
I risultati ottenuti e il messaggio di speranza
"Siamo riusciti a ottenere la sospensione del mutuo per un anno e il ridimensionamento delle rate mensili da 1000 euro a 250 euro. La casa e l'azienda agricola non andranno all’asta", commenta con soddisfazione Tagliareni.
"Sono contento del risultato ottenuto - conclude - e voglio continuare a trasmettere un messaggio di speranza: quando ci sono situazioni gravi sconsiglio di perdere le speranze. So che è difficile, ma i problemi vanno affrontati perché per ogni problema ci deve essere soluzione. Questa battaglia era complessa, ma abbiamo ottenuto ciò che volevamo, anche grazie alla disponibilità mostrata dalla banca".
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