Individuati ed arrestati dalla Polizia di Stato i presunti autori di numerose rapine con vetrine spaccate nelle sale slot sulla rete autostradale piemontese.
Gli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale “Piemonte e Valle d’Aosta” di Torino, coordinati dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, hanno svolto indagini accurate al fine di identificare tre uomini che si ritiene abbiano costituito un gruppo criminale di veri e propri “professionisti delle spaccate”.
In molti casi, gli obiettivi delle condotte predatorie del gruppo erano macchinette videopoker e cambiamonete; gli autori dei furti non si limitavano a sottrarre beni e denari, ma, in molti casi, hanno devastato i locali, distrutto le vetrine.
Sono almeno una trentina i colpi attribuiti in ipotesi di accusa al “gruppo”.
Gli autori delle rapine quando si sono trovati davanti terze persone, non hanno esitato a minacciarle, pur di portare a segno i colpi.
Gli sono contestate anche altre due rapine: una risalente al 23 giugno alla sala slot nell’Area di Servizio Beinasco Sud –sul Raccordo autostradale Torino – Pinerolo (oggetto di “spaccata” per ben tre volte in un mese), l’altra, risalente al 9 giugno nel centro abitato di Genola.
Molti dei furti sono stati particolarmente gravi per i danni provocati; per esempio, nella notte del 25 giugno nella sala slot Sisal MatchPoint di Santena, gli autori hanno utilizzato uno scuolabus ed un furgone appena rubati come “arieti” per sfondare le vetrine del locale.
A seguito delle indagini sono stati identificati tre uomini rumeni.
L’attività, durata alcuni mesi, è stata complessa perché gli autori dei reati hanno operato sempre travisati e facendo attenzione a non lasciare alcuna traccia utile alla loro identificazione.
Sequestrato anche diverso materiale di provenienza illecita e, nelle abitazioni dei fermati, sono stati rinvenuti abiti, indumenti ed effetti personali indossati durante le spaccate.
Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati altresì svariati veicoli, tutti provento di furto, utilizzati per le scorribande notturne, tra cui anche la “Ford Kuga” rubata circa un anno fa ai danni di un autosalone di Bra, insieme ad altre due autovetture e due coppie di targhe.
Dopo la convalida dei fermi, per tutti i componenti della banda, il GIP ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere presso la casa circondariale “Lo Russo e Cutugno” di Torino.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.
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