Il Nazionale

Cronaca | 22 giugno 2022, 20:00

Rapina di Grinzane: Roggero cambia difensore, ancora nessun accordo sui risarcimenti

Venerdì nuova udienza di fronte al Gup astigiano. Risolto il rapporto col legale albese Stefano Campanello, per il suo patrocinio il gioielliere si è affidato all’avvocato ferrarese Dario Bolognesi. Trattative tuttora aperte con le 14 parti civili

Rapina di Grinzane: Roggero cambia difensore, ancora nessun accordo sui risarcimenti

Ripartirà dall’udienza preliminare fissata per questo venerdì, 24 giugno il procedimento penale istruito dal Tribunale di Asti a carico del gioielliere di Grinzane Cavour Mario Roggero, per il quale il pubblico ministero astigiano Davide Greco ha chiesto il rinvio a giudizio con le pesanti accuse di duplice omicidio volontario, tentato omicidio e porto abusivo di arma da sparo in ragione dei fatti seguiti alla rapina subita nel suo negozio di frazione Gallo il 28 aprile 2021.

Nel tardo pomeriggio di quel mercoledì il commerciante reagì all’assalto subìto coi suoi familiari all’interno del suo negozio esplodendo quattro colpi di pistola, tre dei quali andarono a segno cagionando la morte del 44enne braidese Andrea Spinelli e del 56enne torinese Giuseppe Mazzarino, e il ferimento del 34enne albese Alessandro Modica, l’unico componente del terzetto a uscire vivo dalla sparatoria andata in scena tra il parcheggio esterno al locale commerciale e la contigua via Garibaldi.

Alla richiesta avanzata dalla Procura nei confronti di Roggero e Modica, il 22 dicembre scorso era seguita la prima udienza del procedimento e la condanna di quest'ultimo, che assistito dall’avvocato astigiano Roberto Caranzano aveva patteggiato quattro anni e dieci mesi per la tentata rapina: pena che, dopo aver chiesto nei mesi scorsi il trasferimento dal "Cerialdo" di Cuneo, il giovane sta ora scontando presso la casa circondariale di La Spezia.

In quella stessa occasione i difensori di Roggero, l’avvocato albese Stefano Campanello e il collega astigiano Aldo Mirate, avevano invece chiesto un primo rinvio per poter valutare la possibilità di definire un accordo risarcitorio con le ben 14 parti civili ammesse al procedimento dal giudice per l’udienza preliminare Francesca Di Naro. Tra questi lo stesso Modica, insieme ai familiari dei due banditi uccisi: quelli di Spinelli, rappresentati dagli avvocati Marino Careglio e Giulia Elena Mondino del foro di Torino, e quelli di Mazzarino, assistiti dai colleghi Angelo Panza e Giuseppe Caruso, anche loro del foro torinese.
 
Identico copione era andato in scena lo scorso 24 marzo, quando l’avvocato Campanello aveva spiegato al nostro giornale di aver "chiesto altro tempo per poter completare il percorso di risarcimento nei confronti delle vittime, dopodiché faremo le valutazioni del caso in vista dell’udienza preliminare", non escludendo dal novero delle possibilità ("Sono valutazioni che faremo…") quella di un ricorso del suo cliente al rito abbreviato, che come noto comporta lo sconto di un terzo della pena.

Venerdì il procedimento verrà aggiornato con alcune importanti novità riguardanti innanzitutto il collegio difensivo di Roggero. In aula certamente non potrà essere presente l’avvocato Aldo Mirate, 79enne principe dei penalisti astigiani, oltre che ex parlamentare, che lo scorso 28 maggio è stato colpito da una grave emorragia cerebrale. E di fronte al Gup non comparirà nemmeno l’avvocato Campanello, che da alcune settimane non difende più Roggero, sostituito nell’incarico dal collega ferrarese Dario Bolognesi, specialista del diritto penale d’impresa e fondatore di uno studio con sedi, oltre che nella città emiliana, a Milano, Bologna e Roma.   

Probabilmente disattesa anche la possibilità che possa essere l’udienza di venerdì a portare a un accordo tra le parti su un ipotetico risarcimento, là dove l’integrale ristoro del danno rappresenta una tra le possibili attenuanti previste dal Codice Penale. La difesa di Roggero avrebbe infatti avanzato l’intenzione di mettere a disposizione delle parti civili una somma che, pur preferendo non precisarne l’entità, i legali di queste ultime ritengono "insufficiente per considerarla come un integrale risarcimento del danno subito dai nostri assistiti", come tra loro rileva l’avvocato Angelo Panza.

La grave indisposizione dell’avvocato Mirate potrebbe ora giustificare la richiesta di un nuovo rinvio – "richiesta alla quale, per ovvie ragioni, non riterremo di opporci", aggiunge in proposito Panza –, mentre il mancato accordo sul risarcimento delle parti offese autorizza ad avanzare l'ipotesi di un possibile cambio di rotta nella strategia difensiva del gioielliere.

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