Il Nazionale

Cronaca | 09 giugno 2022, 15:13

Imperia, incidente nel cantiere dell'ex ferrovia, la Procura chiede la condanna per tre dirigenti delle società impegnate nei lavori

Il Pm Cinnella Della Porta ha poi chiesto al giudice Minieri l'assoluzione con formula piena per un imputato deceduto durante il processo. I fatti risalgono al 7 aprile del 2017 quando un operaio rimase gravemente ferito a una gamba

Imperia, incidente nel cantiere dell'ex ferrovia, la Procura chiede la condanna per tre dirigenti delle società impegnate nei lavori

Sono tre le richieste di condanna e una l'assoluzione invocate oggi pm Enrico Cinnella Della Porta nei confronti dei dirigenti delle società Gfc e Gefer, del gruppo Rossi, le stesse che realizzarono il raddoppio della ferrovia Andora-San Lorenzo al Mare e specializzate in armamento ferroviario, finiti a processo per lesioni colpose. Tutto nasce da un incidente sul lavoro avvenuto il 5 aprile del 2017 a Imperia nel quale rimase gravemente ferito alla gamba un operaio 43enne.

Oggi il pm ha chiesto al giudice monocratico, Francesca Minieri, la condanna a 3 mesi di reclusione per E.R., e a 4 mesi per M.A. e per A.C; durante il processo è morto uno degli imputati A.R. nei confronti del quale l’accusa ha comunque invocato l’assoluzione con formula piena e quindi non solo l’estinzione del reato per morte del reo.  

L’operaio, mentre era impegnato nelle operazioni di smantellamento dell’ex sedime ferroviario, venne travolto da un palo staccatosi da una gru. L’uomo rimase gravemente ferito alla gamba e in principio era stata paventata l’ipotesi dell’amputazione che fortunatamente non avvenne.

“Non siamo sicuri che il gancio che reggeva il palo fosse già rotto – ha evidenziato il pm- , sicuramente lo era quando sono intervenuti i pompieri, ma non siamo certi se lo stesso era già danneggiato prima o se si è rotto durante le operazioni. Quindi per questa condotta specifica gli imputati vanno assolti tutti, ma – ha concluso il pm – la gru aveva dei problemi. Era un mezzo vetusto e occorreva compiere delle verifiche”.

Il collegio ei difensori, composto dai legali Gaetano Scalise, Cinzia Maria D’Eramo, Giovanna Ferretti e Sandro Lombardi, hanno invece chiesto l’assoluzione per i propri assistiti e anche la dichiarazione di improcedibilità per mancanza di querela poiché il primo certificato medico stabiliva una prognosi inferiore di 40 giorni ( e quindi il reato era perseguibile a querela di parte e non d’ufficio ndr) e le successive complicanze sono dettata da una presunta cattiva gestione della malattia da parte del paziente e non dal trauma registrato in seguito all’incidente.

Il processo è stato aggiornato all’undici luglio quando dopo le repliche delle parti il giudice Minieri si ritirerà in camera di consiglio per emettere la sentenza.  

Angela Panzera

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