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Sport | 01 giugno 2022, 15:00

Calcio, Albenga. Anche i Fedelissimi invitano la famiglia Colla a lasciare i bianconeri: "E' il momento di fare un passo indietro, il tempo delle parole è finito"

Calcio, Albenga. Anche i Fedelissimi invitano la famiglia Colla a lasciare i bianconeri: "E' il momento di fare un passo indietro, il tempo delle parole è finito"

Dopo gli Ultras 84, anche i Fedelissimi, il gruppo organizzato dei distinti, ha voluto esprimere il proprio invito alla famiglia Colla a cedere la guida dell'Albenga Calcio.

Un invito che non nega gli sforzi profusi dall'attuale proprietà, ma che sottolinea al contempo diverse criticità non più procrastinabili.

 

Ecco la lettera:

"Gentilissimi Claudia Fantino e Giampiero Colla,

quando siete arrivati ad Albenga avete risvegliato nell'ambiente ambizioni che da molti anni erano sopite. Ci avete regalato un sogno, sulla scorta di quello che eravate stati in grado di fare ad Albissola. E già solo per questo dovreste essere ringraziati.


Le cose non sono andate come tutti speravamo, anche se bisogna riconoscere che in un modo o nell'altro avete sempre messo in campo una squadra all'altezza. E quella del primo anno in particolare era davvero una meraviglia, mancava giusto la ciliegina di un forte attaccante.


Ora dite che la città non ha risposto, ma noi crediamo che l'Albenga sia una delle squadre più seguite dell'intero panorama dilettantistico ligure. E seguita in casa e in trasferta con grande affetto, da tifosi veri.


Lavorando bene c'è la possibilità nel tempo di portarne altri.


La piazza ha una grande fame di calcio. Ma è come un innamorato deluso, ha bisogno di continuità e concretezza per tornare a crederci. Non proclami, ma piccoli passi continui.


Soprattutto abbiamo bisogno di una dirigenza che si comporti con chiarezza e anche un pizzico di umiltà. Chiediamo una squadra che possa scendere in campo tutte le partite con orgoglio e una società affidabile che sappia dare continuità ad un progetto e dialogare al meglio con le altre realtà:  sportive, imprenditoriali, amministrative.


Perchè l'Albenga calcio non è un oggetto, non è un giocattolo, non è una proprietà.

L'Albenga calcio è una cosa viva, è una emozione, una fede, un modo di vivere. 

L'Albenga calcio appartiene a tutti gli Albenganesi.


Vi chiediamo di non giocare coi nostri sentimenti e di rispettare noi e la nostra Città.

Senza bisogno di entrare in argomenti spiacevoli, ricordatevi che noi viviamo sul territorio e al di là delle parole sappiamo le cose come stanno.


E ora il tempo delle parole è finito.

Vi ringraziamo per quello che avete fatto, ma questo è il momento per voi di fare un passo indietro e uscirne con un grazie e con il nostro rispetto. Non ci sarà una seconda occasione".

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