Il Nazionale

Cronaca | 10 maggio 2022, 19:56

Lo scontro e poi la fuga: si attendono i risultati delle autopsie per far luce sull’incidente dell’A21

Disposto l’esame autoptico sulle salme del 45enne francese e del figlioletto undicenne morti nel sinistro. Operaio 38enne di Cortemilia è indagato per omicidio stradale aggravato e omissione di soccorso

Lo scontro e poi la fuga: si attendono i risultati delle autopsie per far luce sull’incidente dell’A21

Saranno i risultati dell’esame autoptico che la Procura della Repubblica di Pavia ha disposto sulle salme delle due vittime dell'incidente – il 45enne Benoit Gros e il figlioletto 11enne Titovan –, a gettare una prima luce circa quanto effettivamente accaduto poco dopo l'una della notte tra giovedì 28 e venerdì 29 aprile lungo il tratto dell’autostrada A21 Torino-Piacenza che attraversa il territorio di Lungavilla, a poca distanza da Voghera.

Il sinistro è ora al centro dell’indagine che la Procura pavese sta conducendo per mano del sostituto Camilla Repetto, chiamata ad accertare le eventuali responsabilità delle due persone che risultano ora iscritte nel registro degli indagati.

Si tratta da una parte del 33enne di Casale Monferrato (Alessandria) che, alla guida della propria Mercedes, per primo avrebbe tamponato il furgone della famiglia francese, fermo su una corsia della direttrice per Torino a causa di un’avaria. Il violento urto avrebbe provocato il ribaltamento del mezzo e sbalzato fuori dall’abitacolo il bambino, poi investito insieme al padre dalla seconda autovettura giunta sul luogo dell’incidente, quella guidata dal 38enne operaio di Cortemilia, fermato ore dopo l’incidente ad Acqui Terme dopo che si era allontanato dal luogo del sinistro senza prestare soccorso, quindi sottoposto a fermo presso il carcere di Alessandria e scarcerato nei giorni scorsi, per venire sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza con l’accusa di omicidio stradale, fuga del conducente e omissione di soccorso.

L’accertamento autoptico affidato al dottor Marco Ballardino, professore presso la sezione di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Pavia, dovrà accertare l’epoca, la causa i mezzi e le circostante che hanno portato al decesso delle due vittime, e anche quale incidenza causale abbia avuto il tamponamento.
L’udienza per il conferimento dell’incarico ha visto anche la nomina dei consulenti di parte. L’avvocato albese Roberto Ponzio, difensore dell’operaio di Cortemilia, ha nominato il medico legale Lorenzo Varetto di Torino mentre la difesa della controparte ha indicato quale proprio consulente il dottor Luca Tajana.

"L’esame autoptico – dichiara a proposito l’avvocato Ponzio – dovrà essere associato agli esiti di una perizia cinematica che ricostruisca l’esatta dinamica dell’incidente e le relative conclusioni dovranno essere attentamente confrontate. Si tratterà di verificare in particolare quale effetto causale abbia avuto il tamponamento del furgone da parte della Mercedes e il preciso momento nel quale sono avvenuti i due decessi. Il mio assistito – continua il legale – è intanto interessato da un forte disturbo da stress post-traumatico, caratterizzato dal persistente ricordo dell’accaduto, coi terribili momenti nei quali lui stesso ha rischiato la vita".

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