Il 18 aprile 2017 il crollo del ponte della tangenziale in via Marene, che da Fossano conduceva a Racconigi. Nel collassare il viadotto aveva investito una vettura dei carabinieri, fortunatamente senza passeggeri.
Il crollo portò il rinvio a giudizio davanti al Tribunale di Cuneo di 12 soggetti con rito ordinario: il 20 giugno prossimo prenderà infatti avvio l’attività istruttoria dibattimentale. Se per loro la sentenza è fissata nel 2023, per il geometra di Anas Enrico Piscitelli e l’ingegnere di Anas Antonio Lippolis che avevano optato per il rito abbreviato la pronuncia è arrivata stamane. Il Giudice per l’udienza preliminare Sabrina Nocente ha assolto i due imputati accusati rispettivamente di disastro colposo e omesso controllo.
Sono stati tre i fascicoli aperti dalla Procura di Cuneo: il primo si snoda su un impianto accusatorio di disastro colposo che vede imputati sei responsabili delle aziende appaltatrici. Il secondo riguarda sei dipendenti Anas sotto accusa per omesso controllo.
Il terzo procedimento, invece, si riferisce ai lavori eseguiti sulla circonvallazione nel 2006, quando venne scarificato il manto stradale, con altri imputati per cui, inizialmente, era stato chiesto il rinvio a giudizio: due dipendenti Anas (geometra e ingegnere) e due addetti di aziende private. All’esito della perizia redatta dal consulente dell’accusa e la produzione di una memoria difensiva presentata da una delle parti civile costituite, il pubblico ministero Pier Attilio Stea nell’udienza filtro celebratasi nel settembre scorso per i quattro imputati aveva chiesto il non doversi procedere.
Richiesta, questa, che era stata respinta dal giudice per l'udienza preliminare, che ordinò il rinvio a giudizio sia del geometra e dell'ingegnere, ammettendoli al rito abbreviato, che per i due dipendenti Anas davanti al giudice del dibattimento Alice Di Maio(LEGGI QUI).
Per quanto concerne la posizione di Lippolis, la non procedibilità avanzata dalla Procura era da ricondurre alla relazione del consulente: emergeva infatti che la struttura del viadotto al suo esterno si presentasse ‘sana’, senza segni che potessero far presagire agli addetti un crollo. Pare dunque che le anomalie fossero nella struttura interna del viadotto. Il geometra Piscitelli, invece, il giorno dei lavori non era presente sul luogo del cantiere: circostanza dimostrata dalla produzione della difesa del certificato di ferie Anas.
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