Attendere più del dovuto un treno è un’abitudine per qualsiasi pendolare, ecco perché che i torinesi aspettino ancora un anno per la riqualificazione di una vera e propria stazione non deve stupire più di tanto: sarà pronta entro il giugno del 2023 l'ex Porta Susa.
Il cantiere in ritardo di sei mesi
A confermarlo gli architetti dello studio Norberto Vairano, che si occupano del progetto e delle opere di restauro dei lavori (mentre lo studio Lombardini 22, titolare del progetto, si occupa della nuova realizzazione). Un ritardo di sei mesi rispetto al crono programma iniziale, che avrebbe voluto che la stazione fosse pronta entro la fine del 2022. Si arriverà invece a giugno, quando i torinesi potranno ammirare in piazza XVIII Dicembre l’hotel a 4 stelle della catena Marriott, lo Scalo 1856, nome che richiama la data di nascita dello storico immobile.
Lo stato dei lavori
Attualmente, passando davanti all’ex stazione i lavori potrebbero quasi sembrare “fermi”: in realtà sono in corso le demolizioni delle parti laterali del corpo storico, le case dei ferrovieri. Procedono a passo spedito il restauro delle facciate, con solo più gli infissi da sistemare nella struttura centrale. Non preoccupano invece i sacchetti di materiale accatastati in quella che sarà la piazzetta di congiunzione tra le due stazioni e che avevano sollevato la curiosità dei passanti: si tratta per lo più di materiali legati all’utilizzo della ferrovia, la presenza di amianto è minima e la procedura di smaltimento prosegue nel rispetto delle normative. A maggio, o al massimo a giugno, si partirà con la realizzazione del nuovo corpo. Da quel momento, i lavori termineranno in un periodo compreso tra 8 e 12 mesi. Entro giugno 2023.
Costi più alti a causa del caro materiali
Quel che è certo è che oltre a tempistiche più lunghe, il caro energia, unito al caro benzina, ha portato a un’impennata dei costi dei lavori. Una cifra non quantificabile, perché il caro materiali produce un continuo adeguamento del quadro economico.
Le intrusioni dei clochard
Gli operai al lavoro devono inoltre fare i conti con un’area presa di mira da tossicodipendenti e disperati: l’ex stazione, nonostante sia recintata, è infatti la “casa” di diversi clochard che noncuranti del cantiere continuano a vivere la struttura e le aree pertinenziali.
Come cambierà Porta Susa
In ogni caso, terminata l’attesa, Torino potrà festeggiare la realizzazione di un progetto molto importante, con un edificio alto 21 metri, di 7 piani e 203 camere, per una superficie di 8.261 metri quadri. Un’ex stazione in grado di convertirsi in una struttura dal respiro internazionale e moderno, con un ristorante, una terrazza, un lounge bar e una conference room. Per una Torino che guarda al futuro, ma che dovrà ancora attendere un anno per godersi la “nuova”, vecchia, Porta Susa.
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