Forse non tutti se ne sono accorti, ma questa sera la Openjobmetis Varese potrebbe, vincendo, “ufficializzare” per la prima volta in stagione il suo ingresso in zona playoff.
Sì, era già successo alla 22esima giornata, dopo il blitz di Napoli, e alla 23esima, nonostante la sconfitta interna contro Pesaro, che i biancorossi fossero “conteggiati” tra le prime otto: in entrambi i casi, però, la situazione era figlia di un gruppone che - a quota 20 - andava fino al 10° posto. Oggi sarebbe diverso: oggi un successo varrebbe la salita a 24 punti, con le avversarie a 22 (ovvero Trento e Brindisi) che hanno già giocato ieri. Sarebbe ottavo posto (almeno). E sarebbe appunto “ufficiale”.
Rimonta clamorosa, atto numero 12: al Lino Oldrini si presenta la Nutribullet Treviso (palla a due ore 19, arbitri Begnis, Grigioni, Brindisi) guidata da un ex giocatore che fino all’11 maggio 1999 alle ore 21 più o meno era un avversario come tanti, poi, in una frazione di secondo, si è trasformato in uno dei più odiati, complice la gomitata sul naso di Gianmarco Pozzecco in gara 3 della finale scudetto. Masnago avrà memoria? A giudicare da quello che si è scritto negli ultimi giorni, la risposta dovrebbe essere affermativa.
Conta il giusto. Marcelo Nicola, che ha avviato la propria carriera in panchina tra Spagna e Lituania come vice, per poi passare da Forli e accasarsi a San Sebastian, è arrivato a sostituire Max Menetti e a curare le ferite di una squadra che si è dimenticata come si fa a vincere: 10 sconfitte nelle ultime 13 partite di campionato (l’ultima domenica scorsa contro Napoli, in casa, segnando solo 3 punti nel secondo quarto). Una squadra partita fortissimo, brava a sfruttare a inizio stagione un clamoroso stato di forma che le è valso anche la qualificazione alla Champions League, ma poi smarritasi completamente per strada. Una squadra, infine, che a Varese, sulla carta, dovrebbe pagare sia offensivamente che a rimbalzo, pur potendo vantare una discreta capacità difensiva (75,8 punti di media subiti contro gli 82,6 dei padroni di casa).
Il leader? Si ritorna a un passato incrociato: è la guardia Tomas Dimsa, 41,2% da 3, soggetto che Attilio Caja non ha avuto forse l’adeguata pazienza di valutare al termine del campionato 2017/2018 in biancorosso, ma poi sbocciato tra Lituania e Spagna fino a esplodere definitivamente nella Marca. Dietro di lui il centro Henry Sims - alti, bassi, litigi e reintegri (12 punti e 7,6 rimbalzi) - e il folletto Russell, regista imprendibile lo scorso campionato, irriconoscibile, talvolta, in questo. Completano la batteria gli italiani Imbrò, Akele, Giordano Bortolani (sogno estivo di Luis Scola) e l’ala polacca Sokolowski, un altro che nel recente passato era riuscito a ben impressionare.
Chi vuole i playoff non può permettersi di perdere punti in casa contro una siffatta contendente: la Openjobmetis di Johan Roijakkers, pur non avendo alcun obbligo di sorta visto com’era conciata due mesi, lo sa. Oggi ci proverà in un palazzetto che dovrebbe tornare ribollente (circa 4000 spettatori), ma potrebbe non avere tra le sua fila Matteo Librizzi: il giovane esterno si è scavigliato venerdì in allenamento, il suo utilizzo verrà valutato all'ultimo momento.
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