Il Nazionale

Cronaca | 08 aprile 2022, 15:15

Truffe dello specchietto nel levante savonese, condannati due "trasfertisti" campani

Il giudice Matteo Pistone ha condannato a 2 anni e 11 mesi il 55enne C.D. e 2 anni e 6 mesi il 34enne G.A. Il modus operandi delle truffe

Truffe dello specchietto nel levante savonese, condannati due "trasfertisti" campani

2 anni e 11 mesi e 2 anni e 6 mesi. Questa la sentenza di condanna in Tribunale a Savona del giudice Matteo Pistone, con l'accusa sostenuta dal pm Claudio Martini, nei confronti del 55enne C.D. e del 34enne G.A., di origine campana, che erano stati arrestati lo scorso agosto per via di diverse "truffe dello specchietto".

La coppia era stata arrestata dopo un blitz a Casalnuovo di Napoli dei carabinieri della stazione di Varazze e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Savona, con la collaborazione dei militari della Compagnia di Castello di Cisterna.

I fatti risalgono al marzo 2021, quando nel levante savonese era stata segnalata la presenza di un veicolo di colore bianco. Le due persone a bordo, secondo quanto accertato, simulavano incidenti per convincere ignari automobilisti a risarcire il danno subito per evitare ulteriori problemi ed aggravi burocratici.

La sera del 25 marzo, alla centrale operativa dei carabinieri di Savona, era giunta un'ulteriore segnalazione della presenza del veicolo sospetto, un'Audi A3 bianca e dopo essere state attivate le ricerche e dopo un breve inseguimento, l'automobile era stata bloccata all'altezza della stazione ferroviaria di Varazze.

A bordo del veicolo quindi viaggiavano due uomini di origine campane, già conosciuti alle forze dell’ordine. Dopo le indagini condotte dai militari della stazione di Varazze avevano potuto accertare che tra il 18 ed il 24 marzo scorso, i due, “in trasferta” nel savonese, avevano portato a termine complessivamente otto “truffe dello specchietto” nei comuni di Savona, Albisola Superiore e Varazze, spingendosi fino a Genova Voltri.

In tutte le occasioni, gli arrestati avevano convinto i malcapitati a consegnare cifre tra i 100 ed i 350 euro come immediato risarcimento dei danni.

L’autorità giudiziaria, concordando con le risultanze investigative raccolte, ha così emesso un'ordinanza di custodia cautelare con i due responsabili che erano stati rintracciati nel loro comune di residenza ed erano stati posti nel carcere di Napoli Poggioreale.

A conclusione del processo è arrivata poi la sentenza dal Palazzo di Giustizia savonese.

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