Ecco tutte le parole della conferenza stampa in cui è stata presentata la nuova guida della prima squadra, ovvero Gianluca Porro, promosso dalla Juniores. Porro avrà accanto Neto. Indiscrezione dell'ultim'ora: Sanremese-Varese di domenica alle 15 potrebbe essere trasmessa in diretta da Sportitalia. Non c'è, però, alcuna ufficialità.
Quale accordo c'è tra la società e Porro?
Risponde Amirante: «L'orizzonte di questo accordo interno, in questo momento, è la stagione. Ma questa è un'opportunità vera per tutti: non è un accordo a scadenza ma nemmeno pluriennale. E' un accordo per queste 7 partite più, speriamo, 2. Magari alla fine tante squadre vorranno avere Porro per quello che avrà fatto in queste prossime gare... Pensiamo a domenica: giusto per iniziare in modo semplice andiamo a Sanremo».
A livello tattico come si porrà Porro: in continuità con Rossi o con idee sue?
«La squadra non si è inceppata nel sistema di gioco consolidato, quanto per altre cause che andranno individuate o forse è il caso di considerarle al passato. Ci saranno un confronto e una condivisione con lo staff: la linea che probabilmente seguiremo è quella della continuità, aggiungendo qualcosa che andremo a inserire, anche per le assenze obbligate. Il momento, poi, non favorisce cambi di rotta drastici. Ma ci sarà assoluta condivisione».
Come approccerà il primo allenamento Porro?
«Se dico che sono tranquillo, direi una bugia. Non sono spaventato, però: sono carico e curioso di mettermi alla prova e a confronto con un gruppo vivo e disponibile che troverà di fronte una persona assolutamente disponibile. Ci metterò tanto entusiasmo e tanta carica».
Ancora Amirante sulla decisione presa: «Siamo arrivati a questa decisione saltando fasi di dubbi e mezze parole tra squadra e tifosi. Ringrazio la società e Rossi per la maturità e la professionalità dimostrate in questo momento: altre volte, non solo a Varese, queste cose scappano di mano. All'interno del club c'è un ambiente sano».
Neto risponde sull'atmosfera nel gruppo: «La notizia ci ha colto di sorpresa, c'è grande dispiacere da parte di tutti. Con la sua professionalità e il suo lavoro, Rossi ha sempre fatto il massimo. I ragazzi hanno grandi valori umani e tecnici e hanno grande voglia di uscire da questo periodo e prendersi soddisfazioni».
Amirante, sollecitato dai giornalisti, parla delle motivazioni del divorzio da Rossi: «Se manca la serenità di lavorare tutti i giorni su una squadra e quella di portare avanti allenamento e partite, una società attenta deve capirlo e parlarne, soprattutto sedendosi a un tavolo in modo onesto e vero con lui. Cosa ha influito sulla serenità di Rossi? I risultati più che le condizioni di contorno, però c'è anche il modo di vivere a livello personale certe situazioni ma è, appunto, una cosa personale. Chi si siederà sulla panchina della Juniores? E' probabile che sia l'attuale aiuto allenatore di Porro, o un allenatore delle due altre squadre del settore giovanile: non pescheremo fuori, concretizzeremo tutto domani»
Parola ora al nuovo allenatore della prima squadra, Gianluca Porro: «Ringrazio la società della fiducia, è un grossissimo attestato di stima e una piacevole responsabilità da prendere. Subentro a una persona a cui va la gratitudine per il lavoro svolto: l'anno scorso in situazioni complicatissime ha salvato il Varese e la squadra oggi è quarta. Volevo ringraziare anche la squadra che al momento lascio, la Juniores, per la dedizione, l'impegno e l'attaccamento ai colori».
«Io e Neto ci tuffiamo in quest'avventura con tanto entusiasmo per ricaricare pile ed energie in vista di un finale di stagione che deve essere per forza di un certo tipo» aggiunge Porro. «Noi siamo legati al Varese anche da un passato da giocatori forte, soprattutto Neto... anche se un campionato l'ho vinto anche io. Abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di questa piazza a cui tanto dobbiamo tutti e due».
Neto ringrazia innanzitutto Ezio Rossi perché «mi ha chiamato accanto a lui e da lui ho imparato molto». «Ora - aggiunge Neto - per iniziare questa battaglia, consapevole del potenziale di questa squadra».
«La scelta più facile per la società sarebbe stata quella di cercare fuori un allenatore con nome, tanto qui vengono tutti volentieri. Ho preso in considerazione due o tre scelte insieme agli altri dirigenti, ma la prima ipotesi è stata quella di continuare nel solco del Varese e cioè la valorizzazione delle figure interne che dimostrano di meritarselo»: spiega così Amirante la scelta di Gianluca Porro sulla panchina del Varese.
Ancora il presidente su Porro: «Mi sono confrontato con Pertile, Merlin, Vago, Verdelli e con la proprietà e ci siamo detti: mostriamo di rispettare la nostra natura fino in fondo. La scelta così è arrivata in tempi brevissimi. L'altra valorizzazione che vogliamo fare è quella di Neto, che sta facendo il corso allenatori ed era già stato scelto anche da Rossi. Sia Neto che lo staff (preparatore atletico e dei portieri) stanno lavorando bene, e quindi restano, con il primo che può essere un secondo anche un po' più presente».
Amirante spiega l'addio da Rossi così: «Ho voluto che si scrivesse che la scelta era congiunta, e in questo caso le parole coincidono con la realtà. Non siamo riusciti a trovare un equilibrio per superare la difficoltà personale del mister. Sapete quanto io sia legato umanamente a Ezio Rossi, ma io sono qui a fare il presidente del Varese e quindi conta questo e conta fare scelte vanno per il bene della società».
«Sabato sono andato con lui a vedere Pro Patria-Triestina - dice ancora Amirante - e ci andrei anche sabato prossimo perché il rapporto umano con lui prosegue anche se non ci sono state nelle condizioni per arrivare a fine stagione, nell'interesse suo e della società. Non considero una sconfitta per nessuno quello che è successo: Rossi lascia la squadra nei playoff con 4 punti di vantaggio sulla sesta, forse con più punti di distacco dalla prima rispetto a quelli che ci attendavamo. Il nostro obiettivo di inizio stagione era essere più in alto possibile nella parte sinistra della classifica».
«Questa posizione non è un fallimento di un obiettivo - prosegue Amirante - siamo dove ci attendavamo di essere. Vogliamo essere lì fino alla fine, il risultato che vogliamo è fare i playoff. Se non riuscissimo in questo intento, mancheremmo qualcosa di ciò che ci siamo ripromessi la scorsa estate. Se il Varese entrasse nei playoff e li vincesse, avremmo fatto una stagione della madonna. Anche perché due anni fa eravamo in Terza Categoria: speravo che fosse una cosa chiara a tutti, ma forse non lo era davvero per tutti. Se parti in Terza Categoria, a tornare nei professionisti ci metti un po' di anni, e noi invece... Non considero questa stagione, in questo momento, una stagione fallimentare. Dovessimo uscire dai playoff, non avremmo però raggiunto l'obiettivo».
«Condivido con tutti la voglia di vincere ma con i piedi per terra, senza proclami - parole ancora di Amirante - gli infortuni non giustificano eventualmente l'uscita dalle prime cinque in classifica: la rosa attuale può giocarsela, nelle ultime due gare la squadra si sta risollevando dopo tre sconfitte che hanno fatto male al morale. Abbiamo sette partite e andiamo avanti».
«Il Città di Varese comunica di aver affidato la conduzione tecnica della prima squadra a Gianluca Porro, tecnico che dalla scorsa stagione è alla guida dell’Under 19 Nazionale. Dopo la risoluzione consensuale con Ezio Rossi avvenuta nelle scorse ore, la società ha deciso di affidarsi a un profilo interno che in questo biennio si è fatto apprezzare per le sue qualità e idee che si legano pienamente con la filosofia del club improntata alla valorizzazione dei giocatori delle giovanili. Gianluca Porro, dopo la conferenza di presentazione prevista alle 13:00, dirigerà nel pomeriggio il suo primo allenamento coadiuvato dallo staff composto dal vice Neto Pereira, dal preparatore dei portieri Paolo Bertoletti e dal preparatore atletico Paolo Bezzi»: con queste parole il Varese affida a un comunicato, poco prima della conferenza stampa che vi racconteremo in diretta tra poco, l'ufficialità della nuova guida tecnica.
Dopo il divorzio da Ezio Rossi (clicca e leggi QUI), siamo dunque in diretta dalla sede della società biancorossa allo stadio Franco Ossola. «Ezio Rossi ha evidenziato come non ritenesse di poter garantire la serenità, anche personale, necessaria per concludere la stagione nel rispetto degli obiettivi comuni» è stato detto nel primo comunicato di questa mattina. Il Varese, atteso domenica dalla durissima trasferta di Sanremo, è reduce da 3 punti in 6 gare.
Intanto l'ex allenatore del Varese ha affidato a un post sulla sua pagina Facebook il saluto alla squadra e alla città.
Ecco le sue parole.
Ciao Varese Città Giardino
Ti ho scoperto stupenda con il tuo centro elegante, la natura lussureggiante che ti circonda, i tuoi laghi e il Sacro Monte.
Grazie Città dì Varese
Grazie a Stefano Amirante, Stefano Pertile, Antonio Rosati e Filippo Lo Pinto per la fiducia e il sostegno anche nei momenti difficili e la stagione scorsa ce ne sono stati molti.
Grazie a Danilo Vago, Alessandro Merlin, Andrea Scandola, Gianni Califano, Vincenzo Basso, Valter Banfi, Gionata Dalla Fiore, Riccardo Cipolat, Micael Mazzacane, Federico Mauro e Issam Sartitper la collaborazione professionale ma soprattutto per le qualità umane che mi avete sempre dimostrato.
Grazie al mio staff persone magnifiche e collaboratori eccellenti Neto Pereira, Paolo Bezzi, Paolo Bertoletti, Roberto Sassi, Marco Trovarelli e Mario Vella.
Grazie a tutti gli steward/tifosi del gruppo Fuck the Cancer per la loro passione ma soprattutto per la loro comprensione ed equilibrio nei momenti difficili.
Grazie soprattutto ai giocatori un gruppo dì ragazzi splendidi, professionisti esemplari che non si sono mai risparmiati in ogni allenamento e in ogni partita in cui sono scesi in campo, abbiamo vinto, perso, riso e pianto, fatto cose belle ed errori umani, mai ci siamo arresi.
16 mesi fa eravamo ultimi in una società neonata, ora vi lascio in zona playoff con una società che sta crescendo, sperando di aver contribuito ad indicare la giusta via…
Rincorrete i vostri sogni con tutta la forza che avete, ma come dico sempre ai più giovani continuate a studiare e ai meno giovani guardatevi attorno perché la serie D è spesso un mondo illusorio.
Vi abbraccio tutti come nelle foto che ho postato.
Faccio un passo indietro, spero per il bene di tutti, che pochi potranno capire, tranne chi mi è più vicino.
Quindi Grazie a Silvia, Alice e Niccolò.
Buona fortuna Città dì Varese.
Ezio Rossi
Commenti