Olisa, Odunsi, Oydele (il capitano), Ogungbe, Alfred, Olamijide, Ahmed, Akinsaniiro, Obasi, Agbede, Ogundana. E poi ancora Moshood, Okord, Yakubu, Anoliefota, Ezekiel, Abubacar e Amechi.
C'è una squadra che sta facendo innamorare tutti, uscita da una favola o forse dal calcio che piace ancora alla gente, dove la voglia di arrivare e correre più veloci di tutti fanno ancora la differenza: è la formazione nigeriana (si chiama Alex Transfiguration) che sta sbalordendo al Torneo di Viareggio, gioca come in un manuale del calcio e ha travolto nei quarti i campioni in carica del Bologna (4-0) dopo aver fatto lo stesso con la Fiorentina nel girone e aver eliminato la Spal agli ottavi, e che lunedì in semifinale a Sesto Fiorentino alle 16.45 se la giocherà in diretta tv con l'Empoli (i toscani hanno mandato a casa l'Inter mentre dall'altra parte del tabellone si sfidano sempre lunedì alle 14 Atalanta e Sassuolo, mercoledì è in programma la finale).
C'è una favola nella favola di questo capolavoro che sembra scritto nel destino, o che potrebbe perfino farci dire "è tutto scritto". Sulle maglie dei nigeriani, infatti, brand e sponsor sono quelli della Winners Management Italia e la "stella" nascente di questa agenzia si chiama Giovanni Rosati, 19 anni, che ricordiamo in tribuna al Franco Ossola già undici anni fa per la finale del Varese contro la Sampdoria con in palio la serie A e spesso accanto al padre Antonio anche in queste ultime stagioni di rinascita del calcio biancorosso.
Giovanni, come i ragazzi nigeriani sul campo (ieri contro il Bologna l'undici era composto da otto 2004, un 2003 e due 2005), può scrivere una pagina importante di un calcio davvero "giovane" nei fatti e non a parole, da qui al futuro, visto l'intuito, il ruolo e il talento che sta dimostrando proprio con questi talenti invidiati da tanti e sulla bocca di tutti.
Abbiamo raggiunto Giovanni a Londra, anzi a dire la verità nel Leicestershire, tra Nottingham e Leicester (impossibile non conoscerla, vero?), a nord est di Birmingham: frequenta il corso di Sport Management alla prestigiosissima Loughborough University, la numero uno al mondo per ottenere la "laurea" da dirigente sportivo.
Giovanni, sei titolare della Winners Management Italia, che fa scouting sul territorio con due agenti Fifa in agenzia che possono depositare i contratti: ci racconti di questa squadra che sta facendo "impazzire" tutti al Viareggio?
«Sono forti, molto forti: alcuni fuori categoria. Tutti nigeriani. È un piacere vederli giocare. Fanno innamorare o reinnamorare del calcio i giovani come me e, spero, non solo i giovani. La semifinale di lunedì con l'Empoli andrà in diretta Rai e sarà un piacere per tutti vederli giocare».
Come nascono questo gruppo e quest'intuizione?
«Da un aggancio tramite uno scouting nigeriano dell'agenzia. Il calcio è dei giovani che hanno idee, voglia e passione da vendere. È un'immagine bellissima del nostro brand, ne rispecchia la filosofia».
Ci racconti cosa fai in Inghilterra?
«Sto seguendo un percorso universitario importante, qui ci sono regole diverse rispetto all'Italia: sono già iscritto alla FA, Football Association, la prima storica associazione di calcio, da agente inglese inserito nella lista dei procuratori. In Italia attendo di poter essere agente Fifa, intanto però mi esercito con l'intermediazione internazionale, lavoro sul futuro e sulla mia idea di calcio».
Lunedì sarai a Viareggio per la semifinale e...
«...e abbiamo pensato come agenzia a un primo meeting, proprio lunedì, per fare rete e scouting».
L'Empoli ha appena battuto l'Inter...
«Peccato, mi sarebbe piaciuto affrontare i nerazzurri... (Giovanni sorride, visto che è abbonato e sfegatato tifoso nerazzurro, ndr)».
Dove sogni che approdino questi ragazzi nigeriani?
«Il più in alto possibile. Italia o estero? Io spero qui...».
Al Varese no?
«Pensiamo al Viareggio e alla semifinale, un giorno ne parliamo. Anche perché il Varese adesso ha partite importanti».
Dal Fantacalcio al Torneo Viareggio: il tuo è un sogno?
«No, vivo la realtà e il momento. Come i ragazzi nigeriani».
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