Uccide a coltellate i figli nel sonno e si toglie la vita. Una tragedia immane quella avvenuta a Mesenzana all'alba di oggi in un'abitazione di via Pezza, una tranquilla villetta a schiera tra i monti del Luinese. Le vittime sono un bambino di 7 anni e una ragazzina di 13.
A scoprire la terribile scena di quanto accaduto è stata la mamma dei due piccoli, poco prima delle 8 di questa mattina, quando è arrivata per portarli a scuola. Alla base dell'assurdo gesto da parte del padre, Andrea Rossin, 44 anni operaio incensurato, potrebbero esserci dei dissidi all'interno della coppia, che di fatto viveva, secondo quanto raccontano i vicini, da qualche giorno separatamente. Non era sposati e avevano convissuto a lungo. Poi qualcosa non ha funzionato e la madre aveva deciso di mettere fine alla relazione.
In base a quanto ricostruito dagli investigatori dell'Arma, i due piccoli, che nella serata di ieri erano stati lasciati al padre, sono stati uccisi nel corso della notte con un'arma da taglio, un coltello. Il padre avrebbe aspettato che si addormentassero: poi nel sonno li ha colpiti con diversi fendenti, alcuni dei quali agli organi vitali. Sono morti così, sul colpo, uccisi dalla mano di chi si fidavano. Con la stessa arma l'uomo si è poi tolto la vita.
La terribile scoperta questa mattina poco prima delle otto. La donna, 35 anni, entra in casa e in camera trova i due piccoli - Alessio e Giada i loro nomi - senza vita ancora nel letto. Per terra il corpo dell'uomo, suo ex compagno.
Sul posto proseguono gli accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Luino, guidati dal capitano Alessandro Volpini, coadiuvati dagli uomini della Scientifica. Sul posto anche il magistrato di turno e il comandante provinciale dei carabinieri di Varese Gianluca Piasentin.
Per tutta la mattina davanti alla villetta di via Pezza si sono susseguiti gli accertamenti condotti dagli investigatori. Vicini e familiari increduli e comprensibilmente sconvolti: «Niente faceva pensare che potesse accadere qualcosa del genere» le parole di uno zio delle piccole vittime, piccoli angeli volati in cielo troppo presto.
La 13enne, Giada, che frequentava la terza media, era vice animatrice in oratorio a Mesenzana, mentre il piccolo Alessio di 7 anni frequentava la seconda elementare e il catechismo; domani avrebbe avuto un incontro. «Due ragazzini come tanti in paese, erano normalissimi» ha commentato velocemente don Michele Ravizza, parroco del paese. «Siamo tutti sconvolti, mi sembra ancora una cosa non vera», il primo pensiero di Katia Fiocchetta, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “E. Zuretti” di Mesenzana frequentato da entrambi i bambini.
Secondo quanto riferito dalla Procura della Repubblica di Varese Rossin soffriva di problemi psichiatrici e tormentava la donna. «Questa mattina un padre di 44 anni ha ucciso, con una coltellata al cuore, i suoi figli, una ragazzina di tredici anni e un bambino di sette anni, e si è tolto la vita con la stessa modalità. La tragedia - si legge in una nota firmata dal procuratore capo della Repubblica di Varese, Daniela Borgonovo - è stata scoperta dalla madre, che doveva recuperare i figli che erano rimasti a dormire dal padre».
«I coniugi si erano separati da circa due settimane. Dai primi accertamenti svolti dai Carabinieri di Varese, immediatamente intervenuti, - prosegue la nota - è emerso che il marito soffriva da tempo di problemi psichiatrici e che non accettava la separazione dalla moglie, che tormentava. Per questa vicenda non risultano precedenti giudiziari e di polizia. È una triste occasione per confermare che ogni violenza va denunciata per tempo e con fiducia».
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