Il Nazionale

Cronaca | 23 marzo 2022, 07:00

Spaccio nei vicoli, l'assessore Viale: "Problema della droga si estirpa con misure culturali e certezza della pena"

"Esaltando la droga come fanno per esempio alcuni cantanti ovviamente non facciamo un buon servizio", dichiara l'assessore alla polizia locale

Spaccio nei vicoli, l'assessore Viale: "Problema della droga si estirpa con misure culturali e certezza della pena"

All'indomani del servizio di 'Striscia la Notizia' che, tramite il suo inviato Vittorio Brumotti ha riportato alla luce l'annoso problema dello spaccio nei vicoli, abbiamo fatto il punto della situazione con l'assessore alla polizia locale Giorgio Viale.

Non è una situazione nuova purtroppo. - spiega Viale - Come amministrazione ci siamo impegnati a fare tutto il possibile nell'ambito della creazione del Nucleo Centro Storico, sia nell'implementazione delle telecamere. C'è da dire che secondo me è un fenomeno che si deve combattere con una serie di elementi abbastanza complessi, a partire dalla cultura, dal semplice fatto che continuando a dare messaggi contrastanti sul tema della droga, ovvero esaltandola in alcuni casi, come fanno per esempio alcuni cantanti ovviamente non facciamo un buon servizio. Io voglio ricordare che finché ci sarà la domanda, cioè chi la cerca, ci sarà anche chi la vende”.

Il secondo aspetto – continua l'assessore - è quello sociale, sul quale ci stiamo impegnando al massimo, soprattutto in centro storico, il cui tessuto sociale è stato gravato dal flusso migratorio degli anni passati, ma il problema è soprattutto il fatto che non si sia andati a coniugare immigrazione e lavoro, che sono i due aspetti che vanno a sanare la situazione, e questo purtroppo non si è fatto nel passato, ma stiamo cercando di farlo adesso, cioè una vera politica di integrazione. Infine c'è il tema della certezza delle pene: il soggetto che si vede arrestato durante il servizio in realtà è già a piede libero, perché in realtà quella che è stata presa è purtroppo una minima dose, quindi ovviamente anche in questi casi ci vogliono pene più severe, ma anche il fatto che chi viene preso venga tenuto in carcere o espulso quando è un cittadino di altra nazionalità”.

Come molti sostengono, i continui blitz delle forze dell'ordine servono a poco se non si va a intaccare la fitta rete dietro i singoli spacciatori che popolano i vicoli del centro storico.

Non è compito del Comune fare le indagini, ma della procura. - chiarisce Viale - Mi auguro che si riesca a estirpare la trafila della droga che viene dall'estero che bisogna intercettare quando entra nel Paese. Le azioni che vengono effettuate sono di 'disturbo', da un lato, cioè volte a contrastare il semplice acquisto delle sostanze stupefacenti, e anche ad andare a verificare quali sostanze si stanno spacciando e di che entità, per poi ricostruire la filiera. Quello che mi preme continuare a ribadire è che finché non si contrasta il fenomeno della droga a trecentosessanta gradi con misure culturali, sociali e di certezza della pena, difficilmente si potrà venire a capo del problema”.

C'è chi dice che un modo per contrastare lo spaccio è la legalizzazione delle droghe leggere.

Mi pare una cosa inopportuna, abbiamo già dei pesanti problemi di alcolismo a livello giovanile, ci manca liberalizzare ulteriori sostanze. Ci sono fior fior di medici che fanno vedere come questo sia un problema, ne abbiamo uno con l'alcol, non vogliamo aggiungerne altri, non penso che la liberalizzazione sia una risposta, anzi potrebbe aggravare il problema”.

Francesco Li Noce

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