Il Nazionale

Cronaca | 17 marzo 2022, 15:05

Il gesto eroico dei piloti del jet Aermacchi precipitato sul Legnone: contro la montagna per evitare vittime

I due uomini a bordo avrebbero deliberatamente indirizzato il velivolo verso la parete rocciosa per evitare di farlo precipitare in un'area abitata. Nell'impatto è morto l'inglese Dave Ashley, mentre è ricoverato al Niguarda il collaudatore Giampaolo Goattin

Il gesto eroico dei piloti del jet Aermacchi precipitato sul Legnone: contro la montagna per evitare vittime

Avrebbero virato deliberatamente verso la montagna una volta resisi conto dei problemi al velivolo i due piloti del jet Aermacchi M-346 schiantatosi ieri mattina sul Monte Legnone, tra le province di Lecco, Como e Sondrio. Una mossa voluta per evitare che l’aereo, decollato poco prima dalla base di Venegono Inferiore, potesse precipitare in un’area abitata con il rischio di provocare numerose vittime.

E’ questa la ricostruzione il giorno dopo l’incidente aereo costato la vita a Dave Ashley, pilota inglese di 49 anni in servizio a una ditta esterna a Leonardo, deceduto nonostante fosse riuscito ad eiettassi del velivolo con il paracaduto ma morto in seguito alle ferite riportate nell’atterraggio.

Una mossa coraggiosa e altruista, quella dei due piloti, che potrebbe aver evitato una tragedia ancora più grande.

E’ invece sopravvissuto l’altro pilota, Giampaolo Goattin, 53 anni, collaudatore Aermacchi originario della provincia di Verona e oggi residente nel Torinese. Si trova ora ricoverato al Niguarda di Milano con un trauma facciale, rimediato dopo l’espulsione dal velivolo. Le sue condizioni, costantemente monitorate, sono considerate stabili dai medici milanesi. Goattin era stato recuperato dai soccorritori del Soccorso Alpino.

Redazione

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