Il Nazionale

Cronaca | 17 marzo 2022, 15:00

Il divieto di tenere eventi e manifestazioni di protesta per evitare i contagi è una violazione dei diritti fondamentali

Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo. Per questo motivo la Confederazione dovrà pagare 3.000 franchi alla Communauté genevoise d'action syndicale, che aveva dovuto rinunciare ad organizzare una manifestazione per il 1° maggio

Il divieto di tenere eventi e manifestazioni di protesta per evitare i contagi è una violazione dei diritti fondamentali

Il divieto generalizzato e di lunga durata di tenere eventi pubblici e manifestazioni di protesta contemplato tra le misure adottate da Berna contro la pandemia costituisce una violazione dei diritti fondamentali, secondo quanto ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU).

Ne dà notizia il portale swisseinfo.ch.

Per questo motivo la Confederazione dovrà pagare 3.000 franchi alla Communauté genevoise d'action syndicale, che aveva ricorso al tribunale europeo per aver dovuto rinunciare ad organizzare una manifestazione per il 1° maggio.

In concreto i giudici di Strasburgo ritengono "sproporzionato" il divieto decretato a partire dal 16 marzo 2020 in Svizzera e le pesanti sanzioni inflitte ai trasgressori. La partecipazione a una manifestazione pacifica, ha precisato la corte, "non deve, in linea di principio, essere oggetto di una minaccia di sanzioni penali" che peraltro, nella fattispecie, sono a suo giudizio di una severità del tutto ingiustificata.

Il divieto di manifestare nel paese è stato successivamente allentato, in funzione dell'evoluzione epidemiologica, dal 30 maggio 2020 e poi revocato dal 22 giugno dello stesso anno.

R.G.

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